Il fatto

Cernusco sul Naviglio, clamoroso gesto in Consiglio della lista Vivere

Lunedì 29 novembre 2021 in aula c'è stata la resa dei conti tra il sindaco e la lista civica.

Cernusco sul Naviglio, clamoroso gesto in Consiglio della lista Vivere
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Un'alleanza durata quindici anni è terminata. Al Consiglio comunale di  Cernusco sul Naviglio ieri sera, lunedì 29 novembre 2021, la lista Vivere Cernusco ha annunciato che da quel momento sarebbe passata all'opposizione. E lo ha fatto anche materialmente, segnando un momento politicamente drammatico per il centrosinistra cernuschese.

Tra i banchi della minoranza

Dopo una dichiarazione del Capogruppo Giordano Marchetti, questi e la consigliera Chiara Beniamino si sono alzati dalle sedie riservate alla maggioranza e si sono accomodati in quelli dell'opposizione.

Alla base del clamoroso gesto ci sono cinque anni di incomprensioni con il sindaco Ermanno Zacchetti e soprattutto la cacciata dalla Giunta da parte sue della ex assessora alla Cultura Mariangela Mariani.

"Constatiamo che per l’assunzione di tale decisione Lei abbia preso a pretesto il nostro voto contrario al Dup (il Documento unico di programmazione, ndr) per inciso le ricordo che è stato un voto identico nelle motivazioni a quello di altri due consiglieri di maggioranza appartenenti al suo gruppo politico (Maurizio Rosci e Manuela Longoni, ndr) e il comunicato stampa di Vivere Cernusco del 24 novembre 2021 in cui si esplicitava chiaramente, ciò che lei sapeva comunque da tempo, e cioè che non avremmo fatto parte in futuro di una coalizione che comprendesse persone e liste che nulla hanno a che fare con il centrosinistra e con i valori che da quasi 40 anni guidano l’azione della nostra lista",  ha dichiarato Marchetti in aula.

Il capogruppo ha poi respinto l'accusa di essere un alleato inaffidabile, sostenendo che la storia politica di Cernusco lo dimostrerebbe. Ha quindi ricordato i numerosi temi di contrasto con il sindaco.

"Da molto tempo, con interventi chiari e documentati in questo Consiglio comunale, abbiamo sottolineato come alcune scelte fossero da rivedere e mi riferisco ad esempio alla realizzazione, motivata da numeri poi rivelatisi errati, di una nuova scuola media, alla variante al Pgt (il Piano di governo del territorio, ndr), avviata due anni e mezzo fa per risolvere un problema e diventata una specie di mostro in cui si è voluto infilare di tutto, allo scambio di aree per lo stadio del rugby, con una delibera che presentava addirittura elementi di
illegittimità - ha proseguito - Questo per dire che il voto contrario sul Dup non può essere percepito come un
fulmine a ciel sereno, come invece si vorrebbe far passare, ma il sofferto epilogo di mesi in cui le nostre legittime osservazioni erano state con arroganza rinviate al mittente. Sì perché appare ormai evidente che lei, Signor sindaco, finché ha potuto contare sui numeri, è andato avanti senza alcun rispetto e considerazione per le osservazioni che Vivere Cernusco, da quasi 15 anni leale alleato della compagine di centrosinistra, le sottoponeva".

"Lei deve essersi convinto che poteva continuare a ignorare le nostre sollecitazione, tirando avanti imperterrito per la sua strada, tant’è che è arrivato addirittura ad autocandidarsi per il prossimo mandato tramite una semplice intervista ai giornali senza sentirsi in dovere di aprire prima un confronto con la nostra lista - ha continuato - Pensava, di fronte a questo atteggiamento, che Vivere Cernusco avrebbe davvero fatto solo il portatore d'acqua alle sue ambizioni? Guardi che abbiamo una storia quarantennale di servizio alla città, non certo ai personalismi di qualcuno".

L'ultimo attacco lo ha riservato agli ex amici: il vicesindaco Daniele Restelli e i consiglieri Debora Comito e Giovanni Cervellera passati da Vivere al gruppo misto a sostegno di Zacchetti.

"Ci rammarica la scelta dei nostri ex compagni di viaggio - ha concluso - Da loro ci saremmo aspettati che, non condividendo più le posizioni espresse a larghissima maggioranza dai componenti della lista con cui erano stati eletti, con coerenza lasciassero i loro posti di consiglieri e assessore. Cervellera e Comito hanno invece deciso di costituire un nuovo gruppo consiliare, funzionale anche a giustificare la permanenza in Giunta dell’assessore Restelli, pensando così, con questo vecchio e consolidato trucchetto normativo, di dare all’esterno l'immagine di una continuità politica che invece, nei fatti, non c’è più. Certo che se questo rappresenta il nuovo che avanza si capisce perché la disaffezione al voto ha ormai colpito un cittadino su due".

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