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Carugate, troppe distrazioni. Il Sanga Milano espugna il Ginestrino FOTO

La Blackiron Retpoint.it si ferma dopo due vittorie consecutive. Non basta Micovic da 23 punti per aver ragione di Milano, che torna invece a vincere dopo un mese di sconfitte

Carugate, troppe distrazioni. Il Sanga Milano espugna il Ginestrino FOTO
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Distratto, poco lucido, a tratti anche sfortunato. Per Carugate il 2021 è iniziato in maniera completamente opposta a come si era chiuso il 2020. Non solo dal punto di vista del risultato, che dice che il Sanga ha vinto per 64-84 dopo una gara sempre in controllo, ma anche dal punto di vista della prestazione, lontana da quella grintosa che aveva portato alla vittoria su Alpo.

Carugate, troppe distrazioni

Bisognava seguire la parabola di Dedalo, invece Carugate ha fatto la fine di Icaro. A differenza del personaggio mitologico greco, però, la Blackiron Retpoint.it non ha peccato di superbia, bensì di concentrazione. Tanti sono stati i passaggi a vuoto in attacco, poca la grinta e anche diverse le distrazioni difensive nel posizionamento e a rimbalzo. Tutta un'altra Carugate rispetto a quella che aveva illuminato il recupero con Alpo, dove la squadra di Catalfamo aveva combattuto su ogni pallone. Non che Sanga abbia avuto una partita facile, anzi. Il punto è che la squadra di coach Pinotti, reduce da tre ko consecutivi, ha inseguito la vittoria con più rabbia rispetto a Carugate. Il risultato è giusto. Il -20 subìto deve spingere Carugate a ritrovare l'animo battagliero e la grinta indispensabili per raggiungere la salvezza.

Sanga scappa via

Che Milano fosse più in partita si è visto dai primi possessi. Appena conquistata la palla, le ragazze di coach Pinotti hanno attaccato il ferro senza esitazione, trovando in area diverse soluzioni. Guarneri ha dettato legge con precisi movimenti spalle a canestro (13 i punti personali alla fine), mentre per la soluzione dall'arco è stato fondamentale il contributo di Cicic. Carugate ha faticato a trovare soluzioni, soprattutto perchè in area sono mancati grinta e fisico. Ecco allora la soluzione. Fuori Grassia, partita in quintetto base, e dentro Colognesi, che insieme a Micovic si sono fatte sentire in area Sanga sbloccando lo stallo di Carugate (12-15 al'8'). Il primo quarto si chiude con un break di Guarneri che ha riportato Milano in un vantaggio più sicuro (14-19 al 10'). Sanga ha intuito la possibilità di una fuga e non se l'è fatta scappare. Passando da una difesa più intensa e grintosa e sfruttando veloci cambi di fronte, Milano ha allungato fino al 29-43 della pausa lunga grazie alle giocate di Mandelli, precisa sia al tiro che in penetrazione, mentre Carugate ha sofferto la difesa arcigna delle milanesi. Micovic e Colognesi si sono spesso trovate triplicate nella marcatura e il poco movimento delle compagne sull'arco non ha aiutato le lunghe a trovare le giocate giuste, lasciando Carugate in pesante svantaggio.

Scossa Carugate, ma non basta

Che l'inizio di una riscossa potesse passare dalla difesa è stata l'intuizione che avrebbe potuto cambiare la partita. Dopo un avvio di terzo quarto ancora segnato da distrazioni al rimbalzo difensivo, coach Catalfamo è passato alla difesa a zona 2-3, con Colognesi fissa a centro area a coprire su Guarneri o Meroni. La soluzione scelta da Carugate ha inizialmente pagato, perché la penetrazione al ferro, punto di forza di Sanga, è stato inibito costringendo le milanesi a muovere palla sul perimetro e ad andare più spesso al tiro dalla lunga distanza, nel quale non hanno trovato buona fortuna. Una miglior difesa ha fruttato un miglior rendimento offensivo, costringendo Pinotti al timeout dopo un break di 5-0 di Carugate grazie alla tripla di Discacciati (36-50 al 25'). Milano si è subito riorganizzata e con transizioni rapide è riuscita ad aprire brecce nella zona di Carugate, chiudendo il terzo quarto con un vantaggio di nuovo rassicurante (46-59 al 30'). Nell'ultimo quarto, Carugate ha mantenuto la propria tattica difensiva, ma con più stanchezza e meno lucidità. Per Sanga non è stato difficile gestire il ritmo e il punteggio fino alla sirena finale, con Beretta e Toffali che hanno dilatato il vantaggio fino al +20 finale che ha riportato Sanga alla vittoria dopo un dicembre nero.

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