Territorio

Protocollate oltre seimila firme contro il nuovo Pgt di Cassina de' Pecchi

Il comitato Custodi del paesaggio prosegue la battaglia contro il documento urbanistico della maggioranza

Protocollate oltre seimila firme contro il nuovo Pgt di Cassina de' Pecchi
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La battaglia sul Piano di governo del territorio di Cassina de' Pecchi prosegue. In vista del prossimo Consiglio comunale il comitato Custodi del paesaggio che si oppone soprattutto alla realizzazione di un supermercato su un terreno agricolo in località Villa Pompea, ha comunicato di avere protocollato 6.650 firme dei cittadini cassinesi e dei Comuni limitrofi contro il documento urbanistico.

I Custodi del paesaggio

I Custodi del paesaggio sono un gruppo di cittadini nato  dopo il 27 luglio quando il Consiglio Comunale aveva la variante generale al Pgt. Documento che prevede, tra le altre modifiche, un nuovo insediamento commerciale nell’area della Cascina Al Ponte a Villa Pompea.

Dopo la presentazione delle osservazioni il progetto è stato ridimensionato, ma confermato. Per il comitato non cambia nella sostanza la natura del problema, ovvero il consumo di suolo in favore di un’attività commerciale che oltre a cementificare l’area, porterà ulteriore traffico nella zona.

La petizione

I firmatari provengono da Cassina e dai Comuni limitrofi, come anticipato, ma una piccola minoranza anche da zone più lontane come Milano e qualcuno anche fuori dalla Lombardia. Così i Custodi in una nota:

L’interesse suscitato dalla petizione testimonia quanto la tutela e la conservazione delle aree verdi sia un tema che tocca la sensibilità di molti cittadini, consapevoli che l’azione di una singola amministrazione ha effetti ambientali molto più ampi dei confini in cui la stessa azione è realizzata.

Gli amministratori locali quando compiono scelte sulla gestione del territorio, oggi più che mai, hanno il dovere di considerare il cambiamento climatico in atto e il surriscaldamento globale.

La petizione chiede la revisione della variante in particolare, l’eliminazione dei tre ambiti di trasformazioni che coinvolgono delle aree situate in via dell’Artigianato, via Andromeda e presso la Cascina Al Ponte e quindi la conferma delle destinazioni d’uso contenute nel Pgt vigente.

Ancora i membri del Comitato ricordano il Piano Regionale d'Area Navigli Lombardi che prevede:

La preservazione delle aree libere presenti all'interno della fascia dei 100 metri dalle sponde dei Navigli e, per una larghezza di 500 metri quando ci si trova in presenza di aree agricole, con indirizzi per la valorizzazione del territorio agricolo e ambientale

Per le aree suddette vengono indicate le modalità di intervento, non dimenticando di salvaguardare le risorse esistenti ed il patrimonio culturale

"No al supermercato"

Inoltre, specificano che:

Con la variante adottata si propone anche lo stralcio dell’area agricola Cascina Al Ponte dal Plis della Martesana. La presenza dei Parchi garantisce la conservazione delle aree naturalistiche del sistema
Navigli.

La Cascina al Ponte risulta iscritta nell’elenco dei beni culturali della Regione Lombardia, ed è già menzionata in un documento del 1570; dal 1754 risulta di proprietà del Marchese Terzi con
destinazione "a molino con case a corte"

Infine, ai Custodi del Paesaggio evidenziano che un supermercato non è un servizio ma un'attività commerciale, e che nella frazione di Sant'Agata sono carenti i servizi al cittadino (servizi alla persona, servizi educativi, servizi sportivi e ludico ricreativi, servizi socioassistenziali) mentre nel raggio di 2,5 chilometri sono presenti ben 9 strutture commerciali.

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