Ora è ufficiale: a Grezzago arriva il commissario
Termina con largo anticipo l'avventura del sindaco Gilberto Barki. Il prefetto ha individuato chi amministrerà il Comune fino a nuove elezioni.
A Grezzago la Prefettura di Milano manda il commissario. La comunicazione ufficiale è di oggi, lunedì 3 gennaio 2022 e fa seguito alle dimissioni di sei consiglieri comunali su dieci presentate negli ultimi giorni del 2021.
L'arrivo del commissario
Le dimissioni, presentate nelle date del 23, 30 e 31 dicembre 2021 da sei consiglieri sui 10 assegnati al Comune di Grezzago, considerata l’impossibilità dell’Ente di procedere alla surroga per esaurimento della lista dei candidati, comportano lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina di un commissario straordinario", si legge nella nota ufficiale di corso Monforte.
C'è già anche il nome di chi dovrà reggere le sorti del Comune in attesa delle nuove elezioni amministrative, che dovrebbero tenersi in primavera (non è ancora nota la data).
"Il Prefetto di Milano, Renato Saccone, nelle more del decreto di scioglimento che sarà adottato dal presidente della Repubblica, ha sospeso il Consiglio comunale e ha nominato il viceprefetto aggiunto, Sabrina Pane, commissario per la provvisoria amministrazione dell’Ente", prosegue la nota.
Dimissioni di massa
La surreale crisi di Grezzago era iniziata con le dimissioni di tutti gli assessori della Giunta, tranne uno. Poi sono arrivate quelle degli altri consiglieri di maggioranza. E così la corsa in Municipio del sindaco Gilberto Barki, eletto nel 2019, è arrivata anticipatamente al capolinea.
Nell'ultimo Consiglio comunale dell'anno, l'ex vicesindaco Luigi Mauri, che già da tempo aveva rimesso le sue deleghe, aveva annunciato l'addio al parlamentino, seguito da Pierangelo Comelli, ex assessore. Il giorno successivo anche Aurelio Quaini e Matteo Baldini avevano formalizzato il loro passo indietro, lasciando così Barki con il solo vicesindaco Daniela Caprioni e con la consigliera Valeria Venz.
Una situazione impossibile da gestire per il primo cittadino, ma non ancora formalmente motivo di scioglimento del Consiglio. Da quanto trapelato, Barki aveva comunque scelto di rassegnare le dimissioni con l'arrivo dell'anno nuovo, ma non ne ha avuto il tempo: sono arrivate anche le dimissioni di Caprioni e Venz.