Il Polo per Pioltello replica alla maggioranza: "Immorale e diffamatorio accostarci a tali vicende"
Sulla questione politica legata agli arresti per 'Ndrangheta il centrodestra non accetta lezioni.
Come era immaginabile non si è fatta attendere la replica di parte del centrodestra di Pioltello, in particolare del Polo arrivata a stretto giro di posta dal comunicato stampa della maggioranza che puntava il dito contro le opposizioni a seguito delle vicende giudiziarie che hanno portato all'arresto di dieci persone con l'accusa, tra le altre cose, di aver tentato di influenzare le elezioni del 2021 sostenendo il candidato sindaco Claudio Fina.
Le replica del Polo per Pioltello
Nel dettaglio delle parole di Lista per Pioltello, Partito Democratico e Persone per Cosciotti, non è tanto la richiesta di dimissioni del consigliere Fina a destare la reazione del Polo, quanto le allusioni a potenziali corresponsabilità da parte delle altre forze politiche che hanno sostenuto il candidato durante le passate elezioni.
È immorale e ai limiti del diffamatorio utilizzare una vicenda che coinvolge i singoli, le cui eventuali responsabilità non sono ancora neppure state avanzate dagli organi giudiziari, per offendere e screditare l’impegno di tutte le forze politiche di opposizione e delle persone che ne fanno parte. Ragionando come sta facendo evidentemente la sinistra pioltellese, bisognerebbe chiedere le immediate dimissioni anche del sindaco e degli attuali consiglieri comunali di maggioranza che durante lo scorso mandato amministrativo votarono come presidente del Consiglio comunale la stessa persona (Marcello Menni, ndr) oggi colpita dalle notizie, viste le intercettazioni emerse. Ma noi non ragioniamo così. La Costituzione deve essere un caposaldo della Repubblica, non un inutileorpello utilizzato come grimaldello solo alla bisogna della sinistra.
hanno spiegato in un lungo comunicato.
Pronti a querelare le liste di centrosinistra
E a seguito delle illazioni avanzate dalle forze di maggioranza, i membri del Polo hanno evidenziato l'intenzione di riservarsi ogni iniziativa giudiziaria volta a tutelare la propria immagine "da diffamazioni o ambigui attacchi gratuiti".
Anche perché, come hanno evidenziato, non accettano lezioni di politica e di morale da parte di questo centrosinistra che nel 2013 era stato coinvolto nello scandalo mazzette che aveva portato all'arresto (e successiva condanna per corruzione impropria) dell'allora sindaco del Pd Antonello Concas.
Parte della Giunta di oggi è la stessa di quando un sindaco veniva arrestato e condannato per tangenti (in quel caso si parlava di un indagine sul politico e le accuse erano già state almeno vagliate da un giudice), ma non ci sembra che nessuno abbia espresso particolari giudizi o si strappi i capelli. Anche questo è il segno di un approccio fazioso, ipocrita e falso di una parte della politica pioltellese, che applica il giustizialismo a corrente alternata.
Garantismo, ma una posizione chiara
In merito alle vicende che hanno coinvolto Fina, hanno espresso la loro posizione:
Chi ci conosce sa che non siamo soliti operare da avvocati d’ufficio di nessuno e siamo poco avvezzi ai compromessi. Seppure con lealtà, non ci siamo mai risparmiati, sia nei confronti di noi stessi, che nei confronti dei nostri alleati. Il giudizio politico sulle scelte compiute in passato è già stato espresso dai cittadini la scorsa tornata elettorale e le nostre azioni, le nostre scelte, la nostra storia e autonomia che rivendichiamo ogni qual volta ci si debba pronunciare su tematiche che riteniamo fondamentali (proprio perché non ammettiamo ambiguità e compromessi), testimoniano con massima chiarezza la nostra posizione. Abbiamo sempre promosso il dibattito su argomenti come legalità, sicurezza, istruzione, ambiente, commercio e trasparenza. Combattiamo le stratificazioni di potentato locale che caratterizzano Pioltello, purtroppo, da decenni e ci schieriamo fermamente contro ogni tipo di mafia.