Reazioni contrapposte

Il Pgt di Cassina de' Pecchi è stato approvato, le reazioni del day after la turbolenta seduta

Per la maggioranza si è trattato di un "attentato alla democrazia". Per le minoranze non sono stati ascoltati i cittadini

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Nel day after la surreale seduta di Consiglio comunale di ieri sera, martedì 23 gennaio 2024, a Cassina de' Pecchi le reazioni non si contano. Il Piano per il governo del territorio è stato approvato con i soli voti della maggioranza, mentre i banchi dell'opposizione e quello della presidente del Consiglio comunale Eliana Capizzi erano vuoti.

Il punto ritirato

Quest'ultima nella mattinata di ieri aveva dichiarato che il punto 5, quello relativo al Pgt, era stato tolto per irregolarità tecniche. Prima tra tutti il fatto che sarebbero scaduti i termini per l'approvazione che sarebbe dovuta avvenire entro novanta giorni dalla chiusura dell'accoglimento delle osservazioni, avvenuto il 23 ottobre 2023. E quindi avrebbe dovuto essere approvato entro il 21 gennaio.

La sindaca Elisa Balconi ha invece sostenuto che tutto era perfettamente in regola, citando una nota sul merito del segretario comunale Massimo Seminari.

Unico soggetto legittimato a “sollevare questioni pregiudiziali" è il consigliere comunale prima della discussione del punto in sede propria. La questione in discorso si pone invitando il Consiglio comunale a non discutere un determinato argomento e a deciderlo a maggioranza a seguito di votazione palese.

Se ne deve desumere l’irrilevanza e improduttività di effetti di un provvedimento, come quello adottato dalla conferenza dei capi-gruppo convocata.

La presidente è rimasta sulla proprie posizioni e ieri sera tra le feroci proteste della maggioranza ha dichiarato chiuso il Consiglio. Le opposizioni hanno abbandonato l'aula e la maggioranza ha poi proseguito i lavori e approvato il Pgt.

"Attentato alla democrazia"

La lista di maggioranza Viviamo Cassina Sant'Agata ha parlato addirittura di "attentato alla democrazia" per quanto accaduto:

Quanto accaduto ieri sera in Comune rasenta l’orlo della follia.

Ribadiamo che, riguardo ai rilievi dell’opposizione, la nostra responsabile capo-area Ufficio Tecnico e il tecnico estensore del Piano erano in grado di fornire le prove e le spiegazioni richieste. Capizzi invece ha inferto un vulnus senza precedenti al regolare svolgimento dei lavori consiliari.

Arbitrariamente ci ha impedito di fornire le risposte ai rilievi formalizzati e si è presa un rischio assurdo perché ha interrotto un pubblico servizio.

Forse Capizzi dimentica che a tutelare i lavori dell’Aula c’è il segretario comunale, che in quel momento è emanazione diretta della Prefettura. Il segretario comunale con grande chiarezza ha esposto la propria opinione in merito, dicendo che si poteva e doveva continuare.

Questo parere era peraltro suffragato dai funzionari prefettizi sentiti in giornata, i quali solo per questioni di tempistica non sono riusciti a produrre parere formale per iscritto.

Critiche dalle minoranze:

Il Pd ha invece contestato il fatto che la maggioranza abbia proseguito nei lavori:

La maggioranza dopo che tutti i consiglieri di minoranza hanno lasciato l'aula, a Consiglio concluso, si "auto-riconvoca" approvando un Pgt che era stato stralciato per tutelare il Consiglio comunale, l'Ente e i cassinesi tutti (e su cui, come gruppo, avevamo dato il nostro assenso).

Pessima figura, l'ennesima, davanti a un Aula piena, con urla fuori microfono, da parte dei consiglieri di maggioranza e assessori.

Brutta pagina, conseguenza logica di chi non sa gestire, serenamente, procedimenti complessi e che meritano attenzione, non pressappochismo.

Sandro Medei (Comitato civico) si è soffermato sul contenuto:

Questa variante è partita qualche anno fa delineando strategie interessanti, accattivanti e condivisibili ma poi, forse a causa di una gestazione molto più lunga di quella degli elefanti, quelle strategie sono state dimenticate ed è stato partorito un piano gravemente lacunoso, incongruente e sconnesso.

Il comitato dei cittadini

Proteste anche dal comitato dei cittadini Custodi del paesaggio, che aveva organizzato una petizione contro il Pgt

Non sono bastate le decine di osservazioni alla variante al Piano regolatore depositate dai Custodi del Paesaggio e dall’opposizione, come non sono bastate le 6650 firme contrarie che i Custodi del Paesaggio hanno protocollato dieci giorni fa in Comune.

Il punto sulla variante al piano regolatore che prevede, tra le altre azioni, la costruzione dell’ennesimo supermercato a Sant’Agata presso l’area della Cascina Al Ponte, è stato votato alla sola presenza della maggioranza, dopo che la stessa Presidente del Consiglio Comunale aveva dichiarato chiusa la seduta.

Incuranti di cosa significhi accogliere i pareri di un’intera comunità e dell’importanza del confronto e dell’ascolto, questa Giunta calpesta i più basilari valori democratici imponendo decisioni urbanistiche che avranno un impatto ambientale negativo di cui il nostro territorio non ha bisogno.

Per un gioco di palazzo la sindaca si è dimenticata di essere stata eletta per tutelare tutti i cittadini e la loro salute. Quei cittadini che oggi, con una decisione d'imperio ha zittito per sempre non facendo svolgere un consiglio comunale al completo e togliendo dignità alle oltre 80 osservazioni, frutto del lavoro di tanti cittadini, e alle 6650 firme di chi ha sottoscritto una petizione contraria al consumo di suolo ulteriore contenuto nella Variante di Pgt.

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