Continua lo scontro

Dopo i vandalismi, più di cento firme contro il nuovo senso unico

La nuova viabilità di Rodano continua ad accendere gli animi di chi la contesta, alcuni in forme civili altri no.

Dopo i vandalismi, più di cento firme contro il nuovo senso unico
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Rodano, più di cento firme contro il senso unico. Prosegue lo scontro sulla nuova viabilità di via Marconi.

Niente tregua per il senso unico di Rodano

Nemmeno il clima natalizio ha fermato le polemiche sul nuovo senso unico di via Marconi, a Rodano. Il dibattito ha raggiunto toni molto aspri, tanto che il sindaco ha pubblicato un duro comunicato per chiedere maggior rispetto e più attenzione sia ai cittadini sia alle forze politiche di opposizione.

"Tentare di ridicolizzare il vicesindaco, infangarne l’operato o minacciarlo con espressioni da trivio è meschino e codardo - si legge nella nota - Questo fuoco di fila degli urlatori è stato subito raccolto da altri che, con tempestività degna di migliore causa, hanno addirittura promosso una raccolta firme. Naturalmente è tutto legittimo ma lo è anche chiedersi come abbiano potuto valutare in una manciata di ore i pro e i contro di questo progetto sperimentale. Insomma, è evidente la costante aggressività unilaterale, che esclude a priori dialogo e confronto civile con chi ha provato sia a calmare gli animi sia a chiedere di farsi un'idea con i fatti e non con l'odio ideologico".

I vandalismi

Dalle parole si è passati ai fatti. Nella prima notte dopo l'avvio della fase sperimentale (che durerà sei mesi e non tre come inizialmente annunciato) qualcuno ha spostato e gettato a terra i new jersey provvisori in plastica posizionati lungo via Marconi. Poche ore dopo aver ripristinato la situazione, i vandalismi si sono ripetuti, questa volta ancora più aggressivi: i cartelli di divieto sono stati dipinti con una bomboletta. Due gesti che vanno oltre la legittima critica e che avrebbero potuto causare problemi alla viabilità e rischi per gli automobilisti.

Le opposizioni

Rodano futura e SiAmo Rodano si sono subito dissociate dai due episodi di vandalismo, ma non hanno fatto passi indietro sulla critica al progetto. "I consiglieri di opposizione si dichiarano estranei agli atti vandalici commessi nella notte scorsa e nel contempo esprimono la massima riprovazione per l'accaduto - hanno detto - Il dissenso e la contrarietà alle iniziative dell'Amministrazione devono sempre e comunque essere espressi in maniera civile e urbana. Sostenere l’opinione e le iniziative dei cittadini e dei residenti che subiranno un forte disagio dall’aumentato passaggio di mezzi di trasporto davanti alla loro casa sarà sicuramente nostro impegno, come d’altronde hanno già fatto contro la costruzione della Rsa al Parco Avis nel 2015. Piaccia o no agli amici del Soviet che ci governa".

La raccolta firme

Nel frattempo prosegue in maniera fruttuosa la raccolta firme lanciata da alcuni cittadini per chiedere il ripristino del doppio senso. "La decisione è stata imposta ai cittadini, presa in maniera tempestiva in un periodo di emergenza, senza alcun reale studio sulla viabilità del paese e senza dare alcuna informazione attraverso organi ufficiali - scrivono i promotori della petizione - Il senso unico rischia di creare disagi, con un aumento del traffico concentrato su un’unica parte del paese, la creazione di una pista ciclabile in uno spazio poco consono e il sovraccarico di via Turati, zona nella quale sono distribuiti dei servizi principali (per esempio la casa dell’acqua) e la sede del Municipio". Le firme sono già più di cento e la petizione proseguirà fino a fine gennaio.

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