Vaccinazioni al centro intergenerazionale, ora si ragiona FOTO
Dal caos più assoluto della scorsa settimana all'ospedale Serbelloni di Gorgonzola si è passati all’ordine.

Vaccinazioni al centro intergenerazionale, buona la prima. Oggi, venerdì 20 novembre 2020, è stato il banco di prova della nuova sede. Esame superato.
Vaccinazioni al centro intergenerazionale, tutto è filato liscio
Venerdì 13 novembre 2020 all'ospedale Serbelloni di Gorgonzola è regnato il caos più totale per le vaccinazioni. Un unico ingresso, mancanza di controlli e di regolamentazione agli accessi ha creato assembramenti e il mancato rispetto del distanziamento anche al terzo piano in cui veniva somministrato il farmaco. Una situazione a cui ha posto rimedio l'Amministrazione individuando una sede alternativa e mettendo a disposizione i volontari della Protezione civile. La prova del nove si è tenuta oggi, venerdì 20 novembre 2020, al centro intergenerazionale di via Oberdan. E l'esame è stato superato a pieni voti.
Una nuova organizzazione
E' soddisfatta la responsabile del Presst Daniela Invernizzi. "Ringraziamo il sindaco Angelo Stucchi e l’Amministrazione per aver permesso di spostare il servizio al centro intergenerazionale di via Oberdan - ha spiegato - I problemi (di venerdì scorso, ndr) ci sono stati per diversi motivi tra cui persone, che magari arrivavano da Milano, che si sono presentate anche con un’ora di anticipo rispetto alla prenotazione. Inoltre, gli appuntamenti assegnati dalla piattaforma erano probabilmente troppo ravvicinati, a distanza di pochi minuti uno dall’altro, e questo ha creato delle code".
Stucchi ha infatti scritto a Maurizio Bersani, dirigente del distretto, al direttore generale Ats Angelo Cordone e a quello sanitario Claudio Arici sottolineando le difficoltà riscontrate e mettendo a disposizione il centro intergenerazionale che, dopo il sopralluogo di lunedì, è diventato la sede per le vaccinazioni. Il luogo si presta perfettamente grazie a un ingresso e un’uscita separati e gli accessi sono gestiti da 5-6 membri della Protezione civile che si danno il cambio. Si può entrare solo se il nome è sulla lista (oggi erano 260 gli utenti che si sono prenotati) e si accede all’accoglienza per firmare il foglio di consenso. Nel salone 25 sedie ben distanziate consentono l’attesa nel caso in cui siano troppe persone. Poi ci si sposta in un’altra sala dove un lettore identifica la tessera sanitaria per effettuare una veloce registrazione. Infine si viene indirizzati a una delle tre postazioni (separate) presenti per la somministrazione del farmaco.














