L'ombra della Camorra dietro l'incendio della cartiera di Cologno?
Colpo di scena nel processo che vede imputato il titolare di un'azienda controcorrente. Le dichiarazioni shock dell'avvocato: "Ha paura di denunciare il vero responsabile del rogo".
L'ombra della Camorra dietro l'incendio della cartiera di Cologno Monzese. Colpo di scena nel processo che vede imputato il titolare di un'azienda controcorrente. Le dichiarazioni shock dell'avvocato: "Ha paura di denunciare il vero responsabile del rogo".
Dichiarazioni shock: "Dietro l'incendio c'è la Camorra"
Lo ha detto apertamente al termine dell'udienza di giovedì 8 aprile 2021 del processo in corso al Tribunale di Monza durante la quale il pm ha invece chiesto la condanna a sei anni del suo assistito, Francesco Masotina, accusato di essere l'autore del vasto rogo doloso che nel marzo 2018 ha interessato l'Alfa Maceri di Cologno. L'imputato è il titolare di un'altra attività nello stesso campo, ubicata sempre a Cologno in via della Guzzina.
"Non c’è alcuna prova diretta che a lanciare i tre oggetti incendiari sia stato l’imputato - ha raccontato l'avvocato difensore - La Porsche Cayenne ripresa dalle telecamere prima che partisse l’incendio era quella in uso a Masotina, ma a scendere dall’abitacolo è stato lui? No".
"Ha paura di denunciare, non esce più di casa"
Dopo le dure conclusioni dell'accusa e del legale che segue l'Alfa Maceri (costituitasi parte civile nel processo), il difensore del 77enne ha tirato in ballo la Camorra.
"In quel periodo erano avvenuti altri episodi simili in aziende di smaltimento rifiuti, riconducibili alle organizzazioni camorristiche - ha proseguito l’avvocato - Ecco perché il mio assistito non ha mai presentato denuncia. Non esce più di casa, si trova in una situazione drammatica. Ho cercato di forzarlo in tutti i modi a parlare, ma non c’è stato verso".
Il servizio completo sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 10 aprile 2021.