Clan Manno ancora un arresto, in manette il figlio del boss

E' il secondo membro della famiglia arrestato nel giro di un mese.

Clan Manno ancora un arresto, in manette il figlio del boss
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La Direzione distrettuale antimafia non molla il colpo e in manette è finito un altro membro del clan Manno (LEGGI L'ARTICOLO), Manuel, il figlio del boss Alessandro Manno.

Clan Manno due arresti nel giro di un mese

Manuel è il cugino di Roberto Manno, già in carcere da  inizio novembre perché identificato come autore dell'esplosione della bomba che ha squassato il condominio "Marzia" in via Dante a Limito (LEGGI L'ARTICOLO). A Opera, lunedì, è finito anche il 27enne accusato di usura, estorsione e violenza privata. Insieme a lui, la Dda ha dato mandato di arrestare altri due complici, anch'essi protagonisti di un episodio di usura continuata tra agosto 2016 e settembre 2017.

Il figlio del boss

Manuel Manno è un nome noto alla Dda visto che, nel 2010, era stato coinvolto nell'operazione Infinito che aveva portato allo smantellamento della Locale 'ndrina di Pioltello. Tra gli arrestati, ai tempi, c'era anche Alessandro Manno, padre di Manuel. Lui era stato identificato dalla Procura come uno dei massimi vertici della 'ndrangheta in Lombardia.

Le indagini dopo lo scoppio della bomba

Le indagini, condotte dal Nucleo operativo della Compagnia di Monza, dal Comando provinciale di Milano e dalla Compagnia di Cassano d'Adda, hanno preso origine dall'esplosione della bomba a Limito. Il primo a essere beccato è stato Roberto, cugino di Manuel (LEGGI L'ARTICOLO). Infatti la bomba non era altro che un atto intimidatorio a seguito di un mancato pagamento da parte della vittima. Soldi che, anche in quel caso, erano stati prestati con tasso usuraio.

Soldi e violenza

Stando a quanto ipotizzato dalla Procura, il metodo mafioso dei cugini sarebbe testimoniato non solo dall'appartenenza a un noto clan della 'ndrangheta, ma anche dalla maniera in cui risolvevano le loro diatribe. Intimidazione, minacce e violenza nei confronti delle vittime, ma anche delle loro famiglie.

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