Tragedia al residence di Segrate, la perizia rivela anomalie nella caldaia
La stanza in cui vivevano i due giovani si era trasformata in una camera a gas.
La scorsa settimana era stata disposta l'analisi del locale caldaia nel residence di Segrate dove aveva perso la vita il 24enne Francesco Mazzacane. I risultati delle analisi sono arrivati ieri, venerdì 23 dicembre 2022, e confermano che la caldaia presenta alcune criticità.
Segrate, la perizia conferma: anomalie nella caldaia
Le indagini sono ancora in corso, ma emergono i primi elementi per fare chiarezza sulla tragedia avvenuta il 9 novembre 2022 al residence Linate di Novegro, frazione di Segrate. Ieri, venerdì 23 dicembre 2022, i rilievi nel locale caldaia sono andati avanti per ore e, stando alla perizia, il gas aveva saturato di monossido di carbonio la camera dove dormivano il 24enne Francesco Mazzacane e il compagno Pietro Caputo. Quest'ultimo, sopravvissuto per miracolo, era stato dimesso dall’ospedale Fatebenefratelli e dovrà sottoporsi a terapia per cercare di recuperare la funzionalità dei polmoni.
Due indagati
La caldaia, che si trova ancora sotto sequestro, pur non essendo particolarmente datata aveva alcune criticità che, a quanto emerso, hanno causato il malfunzionamento del sistema di sicurezza.
I rilievi sono stati effettuati dai Vigili del Fuoco e dai consulenti della Procura, affiancati dagli esperti nominati dallo Studio3A Valore, la società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadino a cui si sono appoggiate le famiglie di Caputo e Mazzacane, e dei due indagati: il legale rappresentante del residence e il manutentore. Sono accusati di omicidio colposo e lesioni colpose.
Le indagini proseguono e si sta cercando di risalire a tutti coloro che possono aver fatto interventi sull'impianto attraverso l'analisi delle impronte digitali.