Monsignor Mimmo Battaglia in Martesana: "Di fronte al male mai voltarsi dall'altra parte, sempre fedeli al Vangelo"
"Possiamo fare poco, ma quel poco dobbiamo farlo". L'arcivescovo di Napoli ieri sera martedì 3 maggio 2022 era a Cassina de' Pecchi per incontrare i fedeli del Decanato di Cernusco sul Naviglio.
E' un incontro che non ha lasciato indifferenti quello di monsignor Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli che ieri sera, martedì 3 maggio 2022 era a Cassina de' Pecchi per un momento di confronto con il Decanato di Cernusco sul Naviglio.
Monsignor Battaglia a Cassina
Ha parlato di emarginazione, di disagio e giovani nel suo intervento che si è tenuto in chiesa parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice, affollata di gente. A chi gli ha chiesto del problema dei giovani che frequentano sempre meno la chiesa ha risposto rimandando al Vangelo.
"Non c'è il Dio del tempio - ha spiegato - La Chiesa deve essere di strada. Se i giovani non frequentano non vuol dire che dove si trovano siano davvero lontano da Dio. Il Vangelo parla sempre a tutti in ogni contesto e in ogni tempo storico. E quindi anche ai giovani. A volte però, il nostro linguaggio non riesce a incontrare lorio ferite più profonde. Occorre mettersi in ascolto. Ai sacerdoti ho detto che è necessario essere vicino ai giovani e andarli a incontrare dove si trovano. Non per trascinarli in chiesa, ma per volere loro bene".
L'arcivescovo ha dedicato la mattinata a un incontro con i sacerdoti del Decanato all'oratorio Sacer a Cernusco. Alle 18.30 ha celebrato la Messa a Cassina de' Pecchi cui è seguito alle 21 l'incontro con i numerosi fedeli.
E sua Eccellenza che vanta un passato di anni di impegno nell'emarginazione, nella povertà e nelle tossicodipendenze non ha tradito le attese. Come quando ha sitato un viaggio in un penitenziario in Colombia dove era presente anche una comunità di recupero per tossicodipendenti.
"Ho incontrato un ragazzo che si faceva il segno della Croce prima di mangiare - ha raccontato - E poi mi ha mostrato la sua cella: sul cuscino c'era il Vangelo. Mi ha detto: 'Nella vita ho sbagliato e ho fatto del male, ma quello è lo strumento per ritrovare la mia libertà'. E cosa succede n noi? Il Vangelo produce ancora una simile conversione?".
Ha fatto riferimento anche ai recenti fatti di cronaca: al funerale del diciottenne di Torre del Greco ucciso a coltellate da coetanei sconosciuti in una serata che doveva essere di divertimento. IL fatto è avvenuto l'11 aprile 2022 in un luna park.
"E' morto per gioco - ha ricordato - I due che lo hanno ucciso avevano deciso che quella sera volevano fare i bulli. Vado io a celebrare funerali come quello e ai sacerdoti dico di restare sempre un punto di riferimento. Non dobbiamo voltarci dall'altra parte. Possiamo fare poco, ma quel poco dobbiamo farlo, sempre fedeli al Vangelo".
Un altro incontro forte a Cassina era stato sabato in oratorio quando a parlare di legalità era intervenuto don Luigi Merola, sacerdote e scrittore impegnato contro la Camorra.