Dopo aver festeggiato il quinto compleanno, i Ragazzi di Robin partono da Segrate alla conquista di Trani
Lunedì si è tenuta la festa per il quinto anniversario dell'associazione che ora ora si trova in Puglia per partecipare al Festival del Giullare
Lunedì, 17 luglio, hanno festeggiato il loro quinto compleanno chiudendo un anno intenso e ricco di avvenimenti importanti.
E mentre spegnavano le loro cinque candeline, I Ragazzi di Robin, l’associazione di Segrate che riunisce giovani con disabilità e tanta voglia di fare, si preparavano alla loro prossima avventura: la trasferta a Trani , sul palco del Festival del Giullare, dove si esibiranno con il musical integrato US, realizzato insieme alla cooperativa Eloiseloro.
L’incredibile anno dei Ragazzi di Robin
Sono arrivati a Trani ieri pomeriggio. Qui, in occasione del Festival del Giullare, porteranno in scena Us, il varietà che racconta l’integrazione tra performer disabili e non, che aveva debuttato ad aprile a Cascina Commenda.
Lunedì sera, invece, hanno festeggiato il loro quinto compleanno. Era il 2017 quando l’associazione fondata da Melania Bergamaschi ha mosso i primi passi spendendosi in diverse iniziative, dalla pulizia della città ad attività di volontariato a supporto di vari eventi, con lo scopo di favorire una vera inclusione.
In occasione del suo quinto anniversario, l'associazione ha dato una grande festa a Peschiera Borromeo dove per una volta i giovani sono stati ospiti e non camerieri. Una serata di relax decisamente meritata, come ha raccontato la presidente.
Sono orgogliosa di questo risultato. I nostri ragazzi in questi anni sono cresciuti e hanno imparato a vivere insieme e a sostenersi l’un l’altro. Si meritavano questo party, così come i genitori e le famiglie che continuano a credere in questo progetto.
Gli insulti e gli sfregi al murale
Gli ultimi dodici mesi sono stati ricchi di accadimenti per il sodalizio, che a ottobre era stato vittima anche di un atto di vandalismo.
Tutto era iniziato a novembre, quando il muro su cui i ragazzi avevano dipinto fiori e messaggi di pace era stato deturpato con insulti, oscenità e svastiche. Immediata la reazione dell’intera comunità che prima si era mobilitata per ricoprire tutto sotto uno spesso strato di vernice bianca, poi questa primavera era tornata armata di pennelli e colori per disegnare cuori e scrivere così la parola fine.
Per Bergamaschi, quanto accaduto quest’autunno ha lasciato una cicatrice che non è ancora scomparsa.
L’episodio del murale deturpato è un ricordo impossibile da dimenticare. Anche se mitigato dalla vicinanza delle persone che ci hanno sostenuto e che hanno imparato a conoscerci, resta uno sfregio non solo per noi ma per tutta la disabilità, perché purtroppo viviamo in un mondo in cui fatti come questo accadono ancora.
Il calcio integrato
Non solo momenti dolorosi. Gli ultimi dodici mesi sono stati segnati anche da traguardi importanti come le vittorie conseguite nel calcio integrato, progetto che ha coinvolto un altro membro del direttivo: Angelo Capozzi.
I nostri figli sono stati eccezionali. Cinque di loro sono entrati in una squadra con giocatori “normodotati”. Col tempo le differenze sono scomparse: giocano insieme senza esitazioni o paure. Siamo arrivati secondi al campionato Csi, ricevendo molti complementi.