"Indaco della Muzzetta", per valorizzare l'oasi tra Rodano e Settala
Oggi la conferenza stampa ha spiegato nei dettagli il progetto che mira all'armonia tra lavoro nei campi e comunità
Oggi, lunedì 17 luglio 2023, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto "Indaco della Muzzetta, l'armonia dai campi alle comunità", un disegno articolato per valorizzare l'oasi naturale del Parco Agricolo Sud Milano di Rodano e Settala attraverso agricoltura sostenibile e inclusione.
"Indaco" a Rodano e Settala vuol dire armonia
Una cornice suggestiva e accogliente quella della Sala affreschi di Palazzo Isimbardi in via Vivaio, sede principale della Città metropolitana di Milano, che ha ospitato una conferenza importante per i Comuni di Rodano e Settala.
Dove si è parlato di futuro e prospettive per un'area particolarmente a cuore dei residenti: le Sorgenti della Muzzetta, che si estende tra i territori comunali dei due paesi nella parte orientale del Parco Agricolo Sud Milano. La scelta di AmbienteAcqua (ente capofila del progetto) è stata schierare diverse forze tra pubblico e privato che, cooperando, contribuiranno a dar vita a una sorta di "impresa a cielo aperto"
I prodotti ottenuti dall'opera nei campi saranno lavorati per ottenere pigmenti tintori e ogni genere di estratto utile che si può ottenere da erbe spontanee e introdotte ad hoc. I punti di "trasformazione" saranno principalmente Cascina Castello, a Premenugo di Settala, e Casa Gola, a Rodano, vale a dire i nostri due punti parco.
L'obiettivo è creare una rete tra le aziende agricole, le pubbliche Amministrazioni e le associazioni no profit, come la nostra, che collaborano al disegno, calibrato su tre anni.
A spiegarlo è Andrea Curcio, vicepresidente di AmbienteAcqua, presente insieme al presidente Stefano Oldani, che ha fatto da moderatore alla conferenza. A cui non poteva mancare il presidente del Parco Agricolo Sud Milano, Daniele Del Ben, che ha ricordato l'importanza di tornare a valorizzare le aree rurali, dando rinnovato vigore all'agricoltura, visto il problema del consumo incessante di suolo che caratterizza l'epoca attuale.
Ecosostenibilità e inclusione
Ecosostenibilità e inclusione è, infatti, il binomio che contraddistingue ogni manovra legata a "Indaco". Nei terreni verranno messe a dimora piante officinali, tintorie e aromatiche, molte delle quali mellifere e dunque in grado di contribuire alla tutela della biodiversità locale.
Non solo, come ha spiegato la professoressa Gigliola Borgonovo, ricercatrice presso l'Università degli Studi di Milano, si terrà un approccio "green" in ogni fase, dalla coltivazione, alla lavorazione, all'estrazione dei prodotti tintori (come, appunto, l'indaco, utilizzato di norma per i blue jeans).
E poi l'inclusione, considerando che i primi beneficiari del progetto saranno i giovani disoccupati o in difficoltà, che potranno fruire di tirocini, formazione e collaborazioni, imparando a tutti gli effetti una professione.
Gli attori in campo
Oltre ad AmbienteAcqua e al Parco Agricolo hanno aderito all'iniziativa la Cooperativa Ripari (per cui oggi ha presenziato il referente Armando Toscano) e Apilombardia, insieme ai Comuni di Rodano e Settala, in rappresentanza dei quali hanno partecipato rispettivamente la sindaca Roberta Maietti e il vicesindaco Claudio Ferretti (sedute in platea c'erano l'assessora Sofia Gatti Callegaro di Rodano, che si interfaccia costantemente con l'associazione, e poi Sarah Miragoli). Con loro anche l'Università degli Studi di Milano.
E non poteva mancare la Fondazione Cariplo, che di fatto ha finanziato il progetto grazie al bando Ruralis 2022, la cui finalità è proprio quella di valorizzare le aree verdi, ma con progetti dal sapore filantropico, come ha evidenziato Matteo Barbato (dell'Area Ambiente della Fondazione).
Importante anche l'apertura delle aziende agricole partner, a partire da quella che porta il nome di Cascina Castello, rappresentata da Giuseppe Signorelli. Lui ha ricordato qualcosa che a Rodano i membri del Fontanile (in particolare Achille Colombi e Claudio Farinati), che si sono prodigati per passare il presidio dell'ecosistema del territorio ad AmbienteAcqua, rammentano sempre:
Passare la palla alle nuove generazioni per noi è un'opportunità, non solo un gesto di buon cuore. Sono loro che potranno tutelare e portare avanti le tradizioni del nostro mestiere, in direzione ecosostenibile.