Rose bianche sulle pietre d'inciampo di Cernusco sul Naviglio
Molto partecipata la cerimonia in ricordo dei sei giovani cernuschesi deportati nei campi nazisti il 18 dicembre 1943
Una partecipazione sopra le aspettative questa mattina sabato 28 gennaio 2023 a Cernusco sul Naviglio per la tradizionale cerimonia di posa delle rose bianche sulle pietre di inciampo in ricordo dei deportati cernuschesi nei campi di concentramento e sterminio nazisti in occasione della Giornata della Memoria.
Rose bianche contro l'odio
E' la prima Giornata della Memoria da quando è scoppiata il 24 febbraio 2022 la guerra in Ucraina. Gli echi del conflitto riecheggiano sullo sfondo delle celebrazioni di quest'anno, che assumono così ancora di più un significato di richiamo alla pace.
Questa mattina in via Marcelline il sindaco Ermanno Zacchetti era con alcuni degli eredi di quei sei giovani cernuschesi che la sera del 18 dicembre 1943 furono deportati dai nazisti in Germania per rappresaglia, perché si erano avvicinati ai partigiani. Con lui c'erano anche due membri del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, il neo presidente dell'Anpi Simone Dossi e quello della Consulta giovani.
Insieme hanno posato due rose bianche sulla pietra d'inciampo che era stata posta nel selciato di fronte all'abitazione di Virginio Oriani, uno dei deportati. Successivamente in corteo i partecipanti si sono spostati in via Cavour per fare la stessa cosa con quella dedicata a Roberto Camerani.
La testimonianza degli eredi
Alla cerimonia ha preso la parola Adele Camerani, figlia di Roberto, deportato a Mauthausen. Ha letto alcuni passi tratti dal libro "In viaggio con Roberto", dedicato proprio a tale esperienza. E ha sottolineato analogie e differenze rispetto alle testimonianze della senatrice Liliana Segre.
Le pietre d'inciampo sono solo due, ma devono ricordare tutti e sei quei ragazzi. La famiglia Segre fu deportata perché ebrea e quindi senza nessun motivo. Su di loro si riversò l'odio solo per il fatto di essere nati. I sei giovani di Cernusco invece conobbero la stessa sorte per una scelta. Non volevano stare dalla parte del male.
Così lo stesso avvocato citato dalla senatrice incontrato a San Vittore che conosceva bene la sua famiglia, ma che fece finta di non conoscerli in quella circostanza, potè invece salutare senza temere nulla alcuni dei cernuschesi che erano stati arrestati e che aveva riconosciuto
Spettacolo sulla memoria
Da non dimenticare questa sera alla Casa delle Arti uno spettacolo dedicato alla memoria delle vittime della Shoah. Alle 21 in via De Gasperi c'è “Armando – Lettere (R)esistenti”, che sarà portato in scena da Armamaxa Teatro.