Parla il Governatore lombardo

DL Covid, la richiesta di Fontana "Nessuna distinzione alla primaria tra vaccinati e non"

L'intervento del Governatore della Lombardia durante la Stato-Regioni di ieri pomeriggio "Evitare discriminazione tra bambini e famiglie".

DL Covid, la richiesta di Fontana "Nessuna distinzione alla primaria tra vaccinati e non"
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Nuovo Decreto con le regole anti Covid. Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana ha partecipato ieri, mercoledì 2 febbraio, alla conferenza Stato-Regioni.

DL Covid, Fontana "Nessuna distinzione alla primaria tra vaccinati e non"

"Nessuna distinzione nella scuola primaria tra vaccinati e non, ma solo tra positivi e negativi, per evitare discriminazione tra bambini e famiglie. Questa la proposta che avevo avanzato al Governo, durante la Stato-Regioni di questo pomeriggio (ieri ndr)" - ha affermato il Governatore Fontana.

"Una proposta - ha spiegato il presidente - che parte dalla considerazione che in questa fascia d'età la percentuale dei vaccinati è ancora bassa e dalla constatazione dell'attuale miglioramento della situazione epidemiologica, come dimostrano gli ultimi dati".

Cambio di passo

Da settimane Regioni, scuole e famiglie chiedevano un cambio di passo. Che alla fine è in arrivo. Come riportano i colleghi di NewsPrima.it una delle principali novità stabilite dal Governo riguarda l’introduzione di una differenziazione tra alunni vaccinati e non vaccinati anche alle scuole elementari. Chi è vaccinato non dovrà più affrontare la Didattica a distanza e potrà restare sempre in classe. La Dad scatterà soltanto per i non vaccinati e durerà 5 giorni anziché 10 come avvenuto sinora.

Dopo il primo caso in classe bisognerà indossare la mascherina Ffp2, mentre i non vaccinati andranno in Dad dal quinto caso.  

Per il rientro basterà un tampone molecolare o antigenico.

Medie e superiori

Anche per le Secondarie niente Dad per vaccinati, guariti ed esenti. Scatta invece la scuola da casa - dopo il secondo caso - per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale, che staranno a casa cinque giorni e potranno tornare con tampone negativo.

La Lega non vota

Il provvedimento, però, ha mostrato una crepa nella maggioranza di Governo. La Lega, mantenendo fede a quello che aveva dichiarato alla vigilia, ha fortemente criticato la distinzione tra vaccinati e non vaccinati, ritenendola discriminatoria per i bambini. I ministri del Carroccio, dunque, non hanno partecipato alla votazione.

Il premier Draghi, però, si è detto soddisfatto del provvedimento:

"La scuola in presenza è da sempre la priorità di questo governo: veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo. Vogliamo limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe. Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi".

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