Parola al primario

Vaccino antinfluenzale nei bambini (e non solo): ecco cosa c'è da sapere

Il responsabile della Pediatria e Neonatologia di Cernusco e Melzo, il dottor Traina, affronta un tema spesso poco conosciuto

Vaccino antinfluenzale nei bambini (e non solo): ecco cosa c'è da sapere
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Vaccino influenzale, ecco il "vademecum" del dottor Giovanni  Traina, primario di Pediatria e Neonatologia degli ospedali di Melzo e Cernusco.

Il vademecum contro l'influenza

L’influenza stagionale costituisce un importante problema di sanità pubblica, sia a causa dell’elevato tasso di incidenza nella popolazione (8% in media ogni anno) che degli elevati costi sanitari, legati alla mancata produttività lavorativa e al trattamento delle forme complicate.
Tra le categorie a rischio di complicanze i pazienti entro i 6 anni, gli over 65, gli affetti da patologie croniche e/o respiratorie, le donne in gravidanza.

Vi è infatti un’importante associazione tra influenza e un maggior numero di aborti spontanei, morte fetale e neonatale, parto pretermine e ridotto peso alla nascita.

La vaccinazione, sicura ed efficace

La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il modo più sicuro ed efficace per prevenire il contagio, proteggendo non solo le gravide e i nascituri, ma anche i neonati fino ai sei mesi di età.

In Italia la "stagione influenzale" è spesso sovrapponibile temporalmente a quella invernale, ma possono esserci variazioni anche importanti da un anno all’altro (ad esempio la stagione 2022-23, la prima dopo l’uso delle mascherine, è arrivata con un certo anticipo).

L’impiego di un vaccino antinfluenzale stagionale annuale è il modo migliore per ridurre le probabilità di ammalarsi e di contagiare altri individui: quando più persone si vaccinano contro l’influenza, il virus avrà maggiori difficoltà a diffondersi nella popolazione, generando un effetto, che gli epidemiologi chiamano "effetto gregge".

Che tipi di vaccino antinfluenzale sono disponibili?

I vaccini iniettivi, sia intramuscolari che sottocutanei, prevalentemente quadrivalenti, utilizzati dai 9 anni in su, intranasale, destinato al trattamento di pazienti di età compresa tra i 2 e i 18 anni.

Con il vaccino antinfluenzale si può prendere l’influenza?

Sì. È possibile ammalarsi di influenza anche se vaccinati, per questi due motivi: ci si potrebbe quindi ammalare prima che il vaccino sia diventato efficace, poiché sono necessarie circa due settimane dall’iniezione affinché si sviluppino gli anticorpi che proteggono dall’infezione. Si potrebbe venire in contatto con un virus dell’influenza non incluso nel vaccino stagionale.

Quante dosi servono?

È in genere sufficiente un’unica dose, a inizio stagione. Nel caso dei bambini con meno di 9 anni di età e mai vaccinati in precedenza contro l’influenza, deve essere somministrata una seconda dose dopo un intervallo di tempo di almeno quattro settimane. Non è un problema vaccinarsi anche a epidemia già iniziata.

Quanto dura l’effetto?

La copertura in un soggetto con sistema immunitario sano ha una durata di circa 6-8 mesi.

Ha controindicazioni? Quando non fare il vaccino?

È controindicata la vaccinazione per: lattanti al di sotto dei sei mesi, soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (anafilassi) ad una precedente vaccinazione antinfluenzale. Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre. Casi di sindrome di Guillain-Barrè.
Non rappresentano una controindicazione invece i seguenti casi: allergia alle proteine dell’uovo, con manifestazioni non anafilattiche, malattie acute di lieve entità, allattamento, allergia al lattice, patologie neoplastiche in corso di terapia, prima del ciclo di chemioterapia previsto.
Non è un problema vaccinare le persone sane a epidemia già iniziata.

Si può fare in gravidanza?

La scelta ultima va presa in accordo con il ginecologo, ma direi che si deve fare il vaccino a tutte le donne incinte, per proteggersi dalle temibili complicanze dell’infezione durante la gestazione.
La somministrazione di una dose durante la gravidanza può proteggere anche il bambino sin dalla nascita e fino a 6 mesi di età.

Può dare effetti collaterali?

Sì, può essere causa di comparsa di alcuni effetti collaterali, in genere modesti e di breve durata come dolore, rossore, eritema o gonfiore del punto di inoculazione, naso che cola, congestione nasale e mal di gola, malessere generale per qualche giorno, talvolta associato a febbre (bassa) e dolori muscolari. Perdita dell’appetito, irritabilità e sonnolenza.

Si può contrarre l’influenza a causa del vaccino?

No, il vaccino antinfluenzale non può causare l’influenza.

Per chi è gratis?

In Italia la vaccinazione è fortemente consigliata ed è gratuita, per persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, soggetti di età pari o superiore a 65 anni, donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in qualsiasi trimestre della  gravidanza e nel periodo “postpartum”. Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo ed alcune categorie di lavoratori. Ma anche donatori di sangue e bambini sani nella fascia di età 6 mesi – 6 anni.

 

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