Parola all'esperto

La prima difesa contro i mali di stagione dei nostri bambini

Per combattere i virus i vostri figli possono darvi una mano: ecco alcune regole da insegnare loro attraverso il gioco

La prima difesa contro i mali di stagione dei nostri bambini
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Non si è mai troppo piccoli per prevenire le malattie respiratorie, specialmente quelle stagionali. Ma per far ciò è necessario l’impegno degli adulti nell’accompagnare i bambini a metabolizzare le corrette pratiche igieniche. Ecco qualche suggerimento da parte del primario delle Pediatrie di Melzo e Cernusco, il dottor Giovanni Traina.

Occhio alle infezioni stagionali

Nell’ambito della prevenzione delle malattie respiratorie in età pediatrica, quella delle infezioni stagionali nelle scuole è veramente determinante per ridurre il diffondersi di questi noiosi e spesso anche severi malanni. Alcuni di questi virus, se colpiscono i neonati e i lattanti nel primo anno di vita, possono metterli seriamente a rischio.

I bambini che frequentano la materna e la scuola elementare sono perfettamente in grado di capire le nozioni fondamentali sulle modalità di trasmissione dell'influenza e delle altre malattie infettive e l'importanza di rispettare alcune semplici regole igieniche che aiutano a evitarle. Spesso più arduo è riuscire a fargliele ricordare e soprattutto a far sì che anche genitori e insegnanti ne tengano il giusto conto. Questo minimo impegno richiesto, tuttavia, sarà ampiamente ripagato in termini di salute e lo abbiamo potuto sperimentare in occasione del contrasto alla pandemia.

Come insegnare le norme igieniche

Per facilitare l'interiorizzazione dei comportamenti preventivi fondamentali e la loro adozione durante le ore passate a scuola, è importante presentare le spiegazioni del "come", del "quando" e del "perché" come un gioco. Per esempio come una strategia per difendere la loro casetta dei giochi (l'organismo) dai nemici che cercano di attaccarlo (ossia virus e batteri).

La principale raccomandazione preventiva è il  lavaggio frequente delle mani, soprattutto dopo essere stati in bagno, prima di mangiare la merenda o di sedersi a tavola alla mensa scolastica, dopo aver giocato durante la ricreazione e dopo aver svolto attività di gruppo con i compagni di classe. Ai bambini bisogna ricordare di usare sempre acqua e sapone o gel disinfettanti (eventualmente, organizzandosi con gli altri genitori e le maestre per averne sempre a disposizione, se a scuola manca) e di sfregare bene le mani, contando lentamente almeno tre volte fino a dieci. Dal momento che durante le ore scolastiche le occasioni per lavarsi le mani sono sempre meno delle circostanze nelle quali sarebbe necessario farlo, è utile infilare nella cartella una confezione di gel disinfettante e salviettine umidificate, da usare più volte nell'arco della mattinata.

A ognuno il proprio oggetto

Un altro aspetto da considerare è la tendenza dei bambini a scambiarsi oggetti come giochi, matite, biro e pennarelli, per forza di cose poco puliti e, spesso, inconsapevolmente portati alla bocca e mordicchiati. Soprattutto durante i mesi di maggior diffusione delle infezioni respiratorie bisogna raccomandare al bambino di non mettere nessun oggetto proprio o altrui in bocca ed evitare, in generale, di prendere in prestito il materiale scolastico dei compagni, salvo casi di effettiva necessità.

Occhi, naso, bocca... ma soprattutto mani

Le mani, anche se ripetutamente lavate, non sono mai perfettamente pulite e rappresentano uno dei principali mezzi di trasporto per virus e batteri. Quindi va raccomandato di non avvicinarle mai troppo alla bocca, al naso e agli occhi, perché queste tre parti del viso sono le porte di ingresso preferite dai microrganismi patogeni. Un'eccezione a questa regola può essere fatta in caso di  raffreddore: quando si starnutisce, la bocca va sempre coperta per evitare di diffondere troppi germi nell'ambiente. Per farlo, l'ideale è avvicinare bocca e naso all'incavo del gomito, ma nella fretta anche la mano va bene, a condizione che subito dopo venga lavata o disinfettata.

Il fazzoletto è monouso... non va in tasca

Sempre in caso di raffreddore, va ricordato al bambino di soffiare il naso spesso, rifornendolo di un'adeguata scorta di fazzolettini di carta da gettare subito dopo l'uso nel cestino dell'aula. Vietato accumulare pallottoline ricolme di virus nelle tasche o sotto il banco, né tantomeno, lanciarle per gioco.

Oltre a queste misure di prevenzione passiva, va ricordato che la somministrazione del vaccino antinfluenzale stagionale è il modo più efficace per evitare l'influenza eseguendo una prevenzione attiva.

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