Polemica a Cernusco sul Naviglio sull’utilizzo della Vecchia Filanda una volta che cesserà di essere centro vaccinale. Soprattutto dopo che si è scoperto un carteggio tra Amministrazione e Asst (Azienda socio-sanitaria territoriale) per trasformarla in una Casa della comunità.
Vecchia Filanda e riforma sanitaria regionale
Le Case della comunità sono i futuri punti di riferimento previsti dalla riforma sanitaria regionale che saranno finanziati con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). L’ex azienda ospedaliera aveva messo gli occhi sulla struttura di via Pietro da Cernusco, che sta funzionando da centro vaccinale dal 2 aprile. La convenzione era scaduta a fine settembre, poi è stata prorogata a fine ottobre e ora è stata prorogata ancora fino a fine marzo per far fronte alle nuove necessità, come le dosi booster per gli immunizzati e le vaccinazioni dai bambini.
Il problema è il dopo. Non si sa quando l’edificio tornerà nella disponibilità dell’Amministrazione (che per altro lo mette a disposizione in comodato d’uso gratuito pagando le utenze, anche se con le risorse elargite dallo Stato per far fronte all’emergenza Covid). Tutto dipende dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Quello che è certo, come ha detto il sindaco Ermanno Zacchetti, è che in precedenza la Vecchia Filanda, utilizzata per famiglie, anziani, eventi di cultura e per un ristorante, era un modello dal punto di vista dei servizi, che però era arrivato a un capolinea sotto l’aspetto economico-gestionale. Di qui l’accusa mossagli da alcune liste di minoranza di aver tentato di “regalare” la Filanda all’Asst per non affrontare il problema di un nuovo progetto sostenibile. Nei fatti però, l’ipotesi è comunque saltata.
Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da venerdì 24 dicembre 2021.