Il caso

L'Unione dei Comuni messa in crisi da... due caprette

La mancata approvazione di una modifica al regolamento di Polizia urbana ha fatto scoppiare un vero e proprio caos.

L'Unione dei Comuni messa in crisi da... due caprette
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Si è aperta una crisi nell'Unione dei Comuni, che raggruppa Pozzuolo, Truccazzano, Liscate e Bellinzago. Il motivo? Due caprette e una modifica al regolamento di Polizia urbana a loro collegato.

Due caprette "spaccano" l'Unione

A marzo il sindaco di Pozzuolo Silvio Lusetti aveva firmato un'ordinanza di allontanamento per due caprette. Il regolamento dell'Unione prevede infatti il divieto di detenzione di animali da cortile (ovini, suini, caprini ed equini) in spazi privati all'interno dell'abitato. "Haidi" e "Carolina", molto amate soprattutto dai più piccoli, erano state costrette all'esilio da Trecella ed erano state trasferite in una cascina di Corneliano, ma la questione aveva aperto un dibattito che aveva visto coinvolto anche l'Ufficio dei diritti degli animali. Lo stesso sindaco aveva assicurato che l'Amministrazione si sarebbe messa al lavoro per trovare una soluzione.

Martedì sera era in programma il Consiglio dell'Unione e tra i vari punti all'ordine del giorno c'era anche la modifica del passaggio del regolamento di Polizia urbana sulle caprette. Il cambiamento avrebbe coinvolto soltanto Pozzuolo, con una postilla al regolamento valido in tutti e quattro i Comuni. Una formalità, in teoria, ma le cose non sono andate come previsto.

Tre voti contrari e modifica bocciata

Erano presenti in nove. Tre hanno votato contro: Angelo Bonetti, assessore all'Ambiente di Truccazzano, Fabio Talenti, consigliere di minoranza di Truccazzano, e Carlo Cortese, consigliere di maggioranza di Liscate. Franco De Gregorio, sindaco di Truccazzano, si è invece astenuto, mentre Lorenzo Fucci, primo cittadino di Liscate, ha votato a favore, in contrasto con quanto fatto dal suo consigliere di maggioranza. Insomma, un caos, che ha portato alla bocciatura della modifica con tra astenuti, tre contrari e tre favorevoli.

Una situazione che ha mandato su tutte le furie Pozzuolo e creato un pericoloso precedente per l'Unione. E' infatti la prima volta che un documento promosso da un Comune e che non avrebbe avuto effetto sugli altri viene respinto dai voti di sindaci e consiglieri non direttamente coinvolti. Un'invasione di campo che ha di fatto esautorato anche il Consiglio comunale di Pozzuolo, che aveva già dato il suo assenso alla modifica.

 

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