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La sindaca di Cassina de' Pecchi pubblica i documenti: "Era legittimo approvare il Pgt, lo dicono i tecnici"

Per Elisa Balconi i documenti dimostrano che c’era una risposta valida per ogni quesito-farsa sollevato dal presidente del Consiglio

La sindaca di Cassina de' Pecchi pubblica i documenti: "Era legittimo approvare il Pgt, lo dicono i tecnici"
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E' scontro totale a Cassina de' Pecchi tra la sindaca Elisa Balconi e la presidente del Consiglio comunale Eliana Capizzi che martedì 23 gennaio 2024 aveva dichiarato stralciato il punto all'ordine del giorno sull'approvazione del Piano di governo del territorio.

La seduta caos

Capizzi nell'occasione aveva dichiarato chiusa la seduta senza la trattazione del punto 5, considerandola stralciata, andando contro le indicazioni del segretario comunale Massimo Seminari, che invece sosteneva che tutt’al più andasse messo ai voti il ritiro del punto.

Secondo la maggioranza in questo modo la presidente ha commesso un abuso, configurandosi addirittura l’interruzione di pubblico servizio.

Secondo la diretta interessata, invece, il Piano di governo del territorio, non faceva più parte dell’ordine del giorno, essendo stato stralciato a seguito della indicazione della conferenza dei capigruppo che si era riunita la sera prima. Dunque la maggioranza avrebbe discusso e approvato un argomento che non sarebbe stato più tra quelli nell’agenda del parlamentino.

Secondo Capizzi però c'erano delle questioni tecniche che determinavano l'improcedibilità del punto.

I documenti

Ora la prima cittadina ha pubblicato il documento, datato 23 gennaio, che aveva letto in aula alla ripresa dei lavori dopo l'uscita della minoranza, in cui l'Ufficio tecnico comunale replica alla presidente su ciascun punto controverso sostenendo quindi che non c'erano cause ostative all'approvazione del punto.

A seguito della comunicazione riguardante il ritiro del punto relativo all’approvazione del Pgt e alla Pec citata nell’oggetto, si precisa quanto segue:

  1. Obiezione: Sono scaduti i termini di 90 giorni dall’ultimo giorno utile per la presentazione delle osservazioni rispetto alla data di Consiglio, peraltro indicata dalla Maggioranza alla Conferenza dei capigruppo in presenza del Sindaco, assessore all'urbanistica;
    Risposta:
    Il termine dei 90 giorni non è perentorio, come confermato da diverse sentenze. La LR 12/2005 è a tal fine stata modificata con la LR 9/2022 che ha portato all’eliminazione del citato riferimento inerente all’efficacia degli atti.
  2. Obiezione: Ogni atto assunto all'esito dello scadere dei suddetti 90 giorni sarebbe pertanto inefficace e non è intenzione della sottoscritta esporre a gratuite responsabilità i consiglieri tutti e l'Ente:
    Risposta:
    Si veda la Legge Regionale 20 maggio 2022, n. 9, art. 14, comma 1 e quanto già argomentato al punto precedente.
  3. Obiezione: Sono stati inviati solo il giorno prima del Consiglio 3 pareri fondamentali, presupposti rispetto alle controdeduzioni che infatti spesso vi rimandano;
    Risposta:
    I tre pareri pervenuti sono agli atti, come le osservazioni stesse, e non sono da intendersi tra gli elaborati costituenti il Pgt. Sono stati in ogni caso trasmessi su richiesta del consigliere come anche è stato fatto per la trasmissione delle osservazioni.
    In ogni caso l’allegato "Dichiarazione di sintesi", riporta la descrizione di tutto il procedimento ivi compresi i pareri pervenuti e la loro integrazione ambientale all’interno del piano.
  4. Obiezione: Manca il parere di Ats;
    Risposta: si veda la legge regionale: il documento di piano [...] è trasmesso anche all’Asl e all’Arpa che entro i termini per la presentazione delle osservazioni possono formulare osservazioni [...]
    Il documento di piano è stato trasmesso ad Ats come da normativa e Ats non ha risposto. Il parere di Ats non è obbligatorio.
  5. Obiezione: Tra le osservazioni se ne evincono varie presentate ampiamente fuori termine e addirittura alcune di esse vengono indicate in controdeduzioni come accolte.
    Risposta:
    È tra le facoltà dell’Amministrazione decidere se considerare o meno le osservazioni pervenute oltre termine.

L'attacco di Balconi

La conclusione della prima cittadina è un attacco alla presidente del Consiglio, sua ex alleata:

Ecco la risposta integrale che i tecnici hanno preparato e inviato al presidente del consiglio poco prima dell’inizio della seduta di consiglio comunale dedicata all’approvazione della variante generale del piano di governo del territorio.

E' evidente che c’era una risposta valida per ogni quesito-farsa sollevato dal presidente del Consiglio, la quale ha convocato in modo illegittimo e arbitrario una conferenza dei capigruppo senza cercare risposte alle obiezioni ma con il solo e lampante intento di bloccare la discussione in aula.

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