La petizione

Il sindaco di Brugherio candidato alle Regionali con Majorino, raccolta firme della Lega: "Deve dimettersi"

I lumbard non hanno digerito la scelta (a sorpresa per molti) di Marco Troiano: "Immorale che utilizzi il suo incarico per fare campagna elettorale"

Il sindaco di Brugherio candidato alle Regionali con Majorino, raccolta firme della Lega: "Deve dimettersi"
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La notizia della candidatura alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio 2023 del sindaco di Brugherio Marco Troiano nelle fila del Patto civico di Pierfrancesco Majorino ha colto di sorpresa molti. Anche nello stesso centrosinistra, che nella circoscrizione di Monza e Brianza aveva già il "cavallo" su cui scommettere: il presidente del Consiglio comunale (sempre di Brugherio) Pietro Virtuani, segretario brianzolo del Partito Democratico.

Cosa accadrebbe in caso di elezione al Pirellone

Sul fronte opposizione, la Lega sta per avviare un'iniziativa di protesta, finalizzata alla richiesta di dimissioni del primo cittadino. Reo, secondo il partito di opposizione, di "approfittare del suo incarico istituzionale in città e della sua posizione privilegiata per fare compagna elettorale a suo favore". La normativa, a scanso di equivoci, lo permette, anche se in caso di "promozione" in Regione le due cariche sarebbero incompatibili. Ergo: Troiano decadrebbe da primo cittadino, in attesa che l'Amministrazione comunale da lui guidata si incammini verso la scadenza naturale e le elezioni comunali in programma questa primavera.

Il duro affondo della Lega

Duro il messaggio arrivato dal segretario lumbard Maurizio Ronchi:

Abbiamo saputo che mesi fa il centrosinistra aveva siglato un accordo interno per il sostegno alla candidatura di Virtuani. Ora anche il sindaco si è candidato, segno di come la maggioranza sia ormai disintegrata. Oltre a Troiano e Virtuani a candidarsi al Pirellone ci sono anche Antonio Piserchia (per Unione popolare, ndr) e Melina Martello (del Gruppo misto come Piserchia, ma nel Terzo Polo e a sostegno di Letizia Moratti, ndr). E poi cosa c'entra Troiano con Majorino, che è favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere e a una maggiore liberalizzazione dell'aborto? Glielo chiederemo.

Insomma, quattro aspiranti consiglieri regionali in tre schieramenti diversi, con Troiano e Virtuani che (di fatto) si faranno concorrenza all'interno della stessa squadra, della stessa città e della stessa circoscrizione provinciale. Questo nonostante il sindaco abbia sottolineato come il suo passo in avanti non sia stato pensato per sottrarre consensi a Virtuani, quanto più ad aggiungerne in chiave civica.

Caro sindaco, è una questione morale ed etica: doveva dimettersi da sindaco prima di candidarsi alle elezioni regionali. Da qui alle prossime settimane chi penserà a Brugherio? La città chiuderà i battenti. E se poi dovesse essere eletto al Pirellone?

Ronchi non esclude che si possano aprire le porte all'arrivo di un commissario prefettizio, mentre il diretto interessato ha evidenziato come l'Amministrazione possa procedere senza di lui anche nei prossimi mesi.

Sappiamo come funziona: un primo cittadino è in una posizione potenzialmente avvantaggiata, riceve decine di chiamate al giorno. E' propaganda nascosta.

La raccolta firme (e non solo)

Il 21 gennaio 2023 prenderà il via l'iniziativa della Lega: una raccolta firme tra i cittadini per chiedere le dimissioni di Troiano. Ma non solo. Nel prossimo Consiglio comunale verrà discusso un ordine del giorno a firma sempre dei lumbard e di Per Brugherio per chiedere che sui banchi di ogni consigliere possa essere posizionato un cartellino che riporti il nome e il cognome e il gruppo politico di riferimento.

La motivazione è stata spiegata dal capogruppo di Per Brugherio Massimiliano Balconi:

Credo che sia una misura di chiarezza e trasparenza nei confronti dei cittadini. Così facendo gli elettori si faranno un'idea di come il centrosinistra uscito dalle Comunali del 2018 non esista più, a differenza del centrodestra che invece ha mantenuto posizioni coerenti.

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