decisione contestata

Il giardino della biblioteca intitolato a Sergio Ramelli, a Cassano d'Adda è polemica

Nuove prese di posizione da sinistra contro la scelta della Giunta

Il giardino della biblioteca intitolato a Sergio Ramelli, a Cassano d'Adda è polemica
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La Giunta di Cassano d'Adda  ha intitolato un parco, quello della biblioteca, alla memoria di Sergio Ramelli, militante dell’estrema destra ucciso in un agguato nel 1975 in zona Palmanova. E subito si è scatenato un polverone. Sono arrivate dichiarazioni polemiche da più parti, tra cui Rifondazione comunista.

Il giardino della biblioteca dedicato a Ramelli

Il luogo individuato è il giardino della biblioteca in via Dante Alighieri. Si tratta di un’area a verde attrezzata con panchine. L’intento dell’Amministrazione è dedicare un luogo di cultura, riflessione e incontro per studenti e cittadini alla promozione dei valori del rispetto, della democrazia e della condanna di ogni forma di violenza.
Ramelli era un 19enne del movimento di destra Fronte della gioventù che fu ucciso a Milano il 13 marzo 1975 da un gruppo della sinistra extraparlamentare. Il giovane prima dell'omicidio era stato pesantemente attaccato a scuola per le sue posizioni politiche, pubblicamente manifestate.

Fu vittima di un agguato in via Amedeo, mentre stava rincasando, colpito con chiavi inglesi da componenti di Avanguardia Operaia, organizzazione di estrema sinistra.
L’intitolazione prevede la collocazione nel giardino di una targa, affinché la vicenda dello studente sia simbolo di memoria e monito contro ogni forma di odio e violenza.

La protesta di Rifondazione

La decisione è stata condannata senza appello da Potere al popolo e anche da Rifondazione comunista, che, dopo un primo comunicato è tornata a criticare la decisione. Secondo Rc quello della Giunta è un atto di riscrittura della storia:

Per mano fascista a Milano in quegli anni abbiamo conosciuto lo stragismo da piazza Fontana in poi. Abbiamo conosciuto sempre per mano fascista l’uccisione dell’agente Marino, di Brasili, Varalli, Amoroso, Fausto e Iaio oltre alle bombe alle sedi di varie organizzazioni sindacali e di partiti della sinistra.

L’operazione che si appresta a mettere in campo la Giunta Comunale di Cassano d’Adda è di tutto tranne che un’operazione di pacificazione e di sensibilizzazione: è un’operazione di bieco revisionismo di parte finalizzato a piegare a proprio uso la memoria nel vano tentativo di tentare di ripulire una storia con la quale probabilmente non si è fatto ancora i conti fino in fondo.

Uno scenario simile a quello di Brugherio, dove la maggioranza ha preso una scelta analoga.

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