I casting, le riunioni e pure la vignetta: ma la nuova Giunta ancora non c'è
A Cassano d'Adda, a quasi tre settimane dalla vittoria al ballottaggio, il sindaco si sta destreggiando nel vagliare i tanti pretendenti al ruolo di assessore.
Ore decisive per la formazione della Giunta di Cassano d'Adda che ancora non c’è. Il nuovo sindaco Fabio Colombo, a tre settimane dall'aver vinto il ballottaggio, tra «casting» con gli aspiranti assessori e incontri con elementi esterni all’iniziale coalizione di centrodestra, sta facendo fatica a formare la sua squadra e al momento sta facendo concorrenza alla Regione Calabria, anch'essa senza Esecutivo. E spunta pure una vignetta satirica del Pd.
I casting, le riunioni e pure la vignetta: ma la Giunta a Cassano ancora non c'è
Lunedì 18 ottobre 2021 la città eleggeva il nuovo sindaco. Il borgomastro Fabio Colombo insieme ai compagni di partito e ai militanti di coalizione e fra un tripudio di bandiere ed esecuzioni liriche aveva stappato lo spumante e brindato alla vittoria. Da allora sono passate tre settimane e il primo Consiglio comunale non si è ancora svolto (ci sarà sabato prossimo, 13 novembre 2021). Invece il «casting» per nominale la nuova Giunta non si è ancora concluso. Questo ha di fatto permesso alla minoranza di sparare subito il primo colpo, con il Pd che sulla sua pagina social ha pubblicato un’eloquente vignetta satirica.
Tanti pretendenti ai ruoli apicali dell'Esecutivo
Il sindaco, sfruttando la sua professionalità (lavora in una multinazionale e si occupa di risorse umane), sta cercando di trovare la quadra fra i vari candidati che gli sono stati proposti a livello politico e tecnico.
"Siamo agli sgoccioli. Le ultime interviste si sono concentrate sul trovare un assessore esterno che abbia le necessarie competenze e caratteristiche idonee a svolgere poi l’incarico"
Voci interne dicono che nei giorni scorsi si sia formata una vera e propria coda di «pretendenti», aspetto che non poteva passare inosservato alla nuova e decisamente agguerrita minoranza, composta in prevalenza da elementi della vecchia Giunta, come gli ex assessori Vittorio Caglio e Arianna Moreschi, e lo stesso ex primo cittadino Roberto Maviglia.
La vignetta
I membri del locale Partito democratico in settimana sulla loro pagina Facebook hanno pubblicato una vignetta satirica, firmata da Giovanni Mario Antonini. Nel disegno si vedono due persone sedute, uomo che a furia di fumare è diventato uno scheletro e una donna che per ingannare l’attesa si è messa a lavorare a maglia; c’è poi una terza «accampata» in una tenda che dorme. Tutti aspettano in una sala d’attesa posta di fronte alla porta del sindaco, dalla quale trapelano le richieste dei vari pretendenti.
Gli ultimi sviluppi
Un giusto bilanciamento tra politici e tecnici. Questa la ricetta che sta cercando di perseguire il sindaco Fabio Colombo. Ai colloqui sono intercorsi tra i vari candidati si sono avvicendati diversi elementi. A rigor di logica il papabile esecutivo dovrebbe essere composto, oltre che dal borgomastro, dal vice Andrea Savino, attuale segretario di Forza Italia, dal collega Mario Cerri della Lega e da Antonio Prospero Capece, giovane virgulto di Fratelli d’Italia che bene si è speso nell’espletare le pratiche burocratiche e amministrative legate alle candidature dei consiglieri alle recenti Comunali in seno al partito di Giorgia Meloni. Il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Giovanni Albano dovrebbe essere nominato presidente del Consiglio comunale. Resterebbero quindi da assegnare in Giunta i posti legati alle cosiddette "quote rosa". Uno dovrebbe toccare a Rosetta Stavola, membro della lista Cassano è, facente parte del cosiddetto Terzo polo e che in sede di ballottaggio ha deciso di puntare su Colombo. Ma questo è proprio uno degli aspetti più controversi della vicenda. Infatti, anche la civica Uniti per cambiare vorrebbe poter dire la sua e inserire un proprio candidato. Anzi, il passo è stato fatto e non si tratta dell’ex assessore regionale Serafino Generoso, fautore della formazione politica, sebbene a rigor di logica per la lunga esperienza politica seppur sovracomunale, sembrerebbe il più idoneo a ricoprirne l’incarico. Il quinto e ultimo «slot», a detta dello stesso sindaco, lo prenderebbe un esterno, ovvero una figura che non ha nemmeno partecipato alla tenzone elettorale, e che verrebbe quindi scelta esclusivamente per le proprie competenze tecniche.
Le gatte da pelare e il colpo di scena
Colombo ha quindi diverse gatte da pelare per cercare di far contenti tutti e non si esclude un colpo di scena per cercare di guadagnare ancora del tempo e trovare il modo per mettere tutti d'accordo in vista della fatidica data del 13 novembre 2021 quando si riunirà il primo Consiglio comunale.