Centrodestra diviso alle elezioni a Bellinzago

Bellinzago. Il leader locale della Lega Nord Antonio Imperatore ha annunciato il fallimento della trattativa in corso da mesi con Si Amo. "Caduti i presupposti".

Centrodestra diviso alle elezioni a Bellinzago
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Centrodestra diviso: non si presenterà unito alle prossime elezioni comunali di Bellinzago. Ad annunciare la fine del progetto unitario dopo mesi di trattative, è stato il leader locale del Carroccio Antonio Imperatore.

Centrodestra diviso: mancati i presupposti

"La Lega Nord deve purtroppo constatare che sono venuti a cadere i presupposti per una sua adesione alla lista Si Amo, che avrebbe dovuto rappresentare il contenitore elettorale del centrodestra - ha osservato Imperatore - Dobbiamo prendere atto, dopo mesi di incontri e di inutili trattative, che all’interno del movimento alcune persone persistono nel mantenere pregiudizi ostili alla Lega Nord".
Tramontata l’ipotesi di una grosse koalition con le altre forze del centrodestra, il Carroccio sarà comunque in corsa per le elezioni amministrative con una lista e un proprio candidato sindaco.

Determinante la politica sull'immigrazione

Tra i punti fondamentali del programma della Lega ci saranno l’uscita dall’Unione dei Comuni Adda Martesana e quella dal Programma Accoglienza Rifugiati mentre, nel campo del sociale e della sanità, il Carroccio punterà sul sostegno al lavoro e ai cittadini bisognosi.  Privilegiando i connazionali e i residenti storici. Altri punti del programma del Carroccio saranno  la chiusura del Cag, e la revisione del Pgt, "Privilegiando la tutela dell’identità storica e il recupero degli edifici dismessi o fatiscenti". In caso di vittoria elettorale del Carroccio e la ciclabile Bellinzago-Pozzuolo non vedrà la luce.

Inizia la nuova campagna elettorale

Con il tramonto della grosse koalition del centrodestra inizia una nuova fase della campagna elettorale. Già sabato la Lega organizzerà un gazebo davanti alla Posta per illustrare il programma del Carroccio in vista delle elezioni 2018. "A far cadere i presupposti è stata soprattutto la politica sull'immigrazione e la sicurezza - ha osservato Imperatore - Per noi l'uscita del progetto Sprar è un elemento non  derogabile".

 

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