La votazione

Centrodestra ancora diviso a Cologno Monzese, tre nomi per un presidente: eletta la leghista Dania Perego

Scelti i consiglieri che guideranno le varie Commissioni consiliari. Per quella al Bilancio, promessa all'opposizione, a spuntarla (tra le polemiche) è stato l'ex assessore

Centrodestra ancora diviso a Cologno Monzese, tre nomi per un presidente: eletta la leghista Dania Perego
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Detto, fatto. Come annunciato dal presidente del Consiglio comunale Giovanni Cocciro in occasione a Cologno Monzese della prima seduta del parlamentino dell’Amministrazione Zanelli, la presidenza di una Commissione permanente (la 1, che si occupa di Affari istituzionali e generali, Bilancio, Tributi, Società ed Enti partecipati, Personale, Decentramento, Servizi demografici e cimiteriali, Comunicazione e Urp) è andata a un membro delle opposizioni. Una novità politica per Cologno.

Commissione bilancio, eletta la leghista Dania Perego

A essere eletta (con 18 voti) è stata la leghista Dania Perego, con il centrodestra che - lungi dall’aver riacquistato una comunione d’intenti - non è stato in grado di avanzare un candidato unitario e condiviso. Basti pensare che oltre a quello di Perego sul tavolo sono stati messi anche i nominativi di Gianfranca Tesauro (ex presidente dell’Assise, Fratelli d’Italia, a cui sono andate tre preferenze) e Rosalia Brasacchio (ex assessore come Perego, consigliere di Avanti con Rocchi, che si è fermata a soli due voti).

Gli altri presidenti

In settimana sono stati nominati anche i presidenti delle altre Commissioni consiliari: Alessandro Morsilli (Pd, per la 2, Territorio, Pianificazione territoriale, Patrimonio, Lavori pubblici, Edilizia, Viabilità, Trasporti, Innovazione e Smart city e Peba), Ferdinando Caputo (Pd, per la 3, Servizi sociali e Inclusione, Cultura, Biblioteca, Sport, Pubblica istruzione, Associazionismo e Volontariato, Politiche di genere, Tutela della salute e Sanità, Politiche abitative e della casa, Assegnazione alloggi, Lavoro e formazione e Giovani), Luciano Cetrullo (Pd, per la 4, Polizia Locale, Sicurezza pubblica, Protezione Civile, Commercio e Annonaria, Attività produttive, Industria, Artigianato e Legalità) e Doriano Sangaletti (Cologno Solidale e Democratica, per la 5, che tratterà Ambiente, Ecologia, Tutela animali e Parchi e Transizione ecologica ed energetica).

Le ferite ancora aperte

Che le ferite nel centrodestra siano ancora aperte lo confermano anche solo le parole di Brasacchio:

"La sinistra a Cologno paga il proprio 'debito' nei confronti della Lega - ha scritto sui social - Consapevole di aver vinto le elezioni per una manciata di voti, l’Amministrazione Zanelli ci svela l’accordo: sarà l’unico?".

I veleni nel centrodestra

Non è un segreto che, dopo la sconfitta al ballottaggio del tandem Giuseppe Di Bari-Angelo Rocchi, in molti abbiano puntato il dito contro la Lega, accusandola di aver fatto campagna elettorale per Stefano Zanelli. Aspetto nettamente smentito dai lumbard. Di certo la divisione nel centrodestra ha spinto la maggioranza a dover optare tra uno dei pretendenti.

"Noi siamo un'opposizione costruttiva"

"Nella scelta avranno tenuto conto di quanto accaduto nei primi Consigli, quando la Lega ha mantenuto un comportamento pragmatico e consapevole del ruolo di minoranza di proposta e controllo, differentemente da chi ha scelto polemiche sterili e la spettacolarizzazione - hanno sottolineato dal partito - C’è chi parla di inciucio dopo aver venduto i propri valori per un accordo elettorale proprio con chi poche ore prima chiedeva alla sinistra poltrone in cambio del proprio supporto".

"Io continuo a fare felicemente la maestra"

Un riferimento all’apparentamento tra Di Bari e Rocchi al ballottaggio, che tuttavia non è servito per portare a casa la vittoria.

"Si narra di 'incontri segreti in Regione' per siglare chissà quali accordi elettorali in cambio di chissà quali riconoscimenti o poltrone e di 'debiti da saldare da parte del centrosinistra' - ha dichiarato Perego - La stessa tiritera di quando si diceva che dovevo essere sistemata con un assessorato a Cinisello Balsamo o che invece l’assessorato me l’avrebbe dato il centrosinistra a Cologno. Io continuo a fare felicemente la maestra".

La controreplica del centrodestra

I diretti interessati (con gli alleati della coalizione) hanno poi controreplicato rimarcando i "sospetti", in un turbinio di comunicati:

"In un clima di tensione continua, le critiche che ci vengono rivolte dalla Lega di Cologno sono totalmente infondate: la minoranza non si è mai spaccata, ma anzi è rimasta unita e ben salda, con un progetto di governo per il futuro della città, che purtroppo ora non potrà realizzarsi - si legge in una nota firmata da Fdi, Forza Italia, Cologno nel Cuore, Avanti con Rocchi, Noi Moderati, Lega Padana e Udc - A essere invece naufragato è stato il progetto della Lega correre da sola, come hanno dimostrato le scorse elezioni dove la candidata sindaco ha raggiunto un risultato tutt’altro che soddisfacente. Ciò che desta la maggiore perplessità è il motivo di questa presa di posizione puramente ideologica che non ha fatto altro che contribuire a una vittoria del centrosinistra".

Insomma, la lingua continua a battere dove il dente duole: "La candidata della Lega è stata nominata presidente della prima Commissione consigliare permanente di garanzia e controllo, con i voti della maggioranza, posizione che spettava all’opposizione - hanno proseguito dal centrodestra, anche se la Lega è una delle opposizioni - Qualcuno potrebbe pensare male e credere che questo possa essere un ringraziamento per aver fatto vincere la sinistra al ballottaggio".

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