Pubblico incanto

Deserta l'asta per l'acquisto della caserma dei Carabinieri

La stazione dell'Arma di Cassina de' Pecchi è stata messa in vendita nell'ambito del fallimento dell'azienda Edilteco. Vicenda identica a Concorezzo, ma lì l'immobile è stato aggiudicato da un privato. E ora per i militari il futuro è incerto.

Deserta l'asta per l'acquisto della caserma dei Carabinieri
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Nessuno ha presentato offerte per l'acquisto della caserma dei Carabinieri di Cassina de' Pecchi. Il pubblico incanto si è tenuto giovedì 21 gennaio 2021  al Tribunale di Monza, nell'ambito del fallimento nel 2014 dell'azienda Edilteco.

Caserme in vendita

L'impresa edile aveva in portafoglio numerosi edifici simili in tutto il Nord Italia. Stabili che ora il curatore Elena Quadrio sta cercando di vendere per ripianare i debiti lasciati dal fallimento. La stazione dell'Arma di via Roma ha una superficie di 1.375 metri quadrati. La base d'asta era di un milione di euro. Ma nessuno si è fatto avanti. E' facile pensare che sarà esperito un secondo tentativo partendo però da una base inferiore.

La sindaca Elisa Balconi non si è detta interessata all'acquisto dell'immobile, da una parte perché l'Amministrazione, dopo la scoperta di un disavanzo tecnico a inizio anno, ha i conti sotto osservazione e non può accendere un mutuo per partecipare all'incanto. Inoltre perché non c'è il pericolo che qualcuno sfratti l'Arma, visto che il terreno è vincolato nel Piano di governo del territorio (ossia è previsto che lì non possa sorgere altro che una caserma) ed è di proprietà comunale (l'edificio infatti era stato costruito da Edilteco in edilizia convenzionata con diritto di superficie).

Incredibile a Concorezzo

Tutt'altra vicenda quella invece avventa a Concorezzo (Monza e Brianza), come riferito dai nostri colleghi di primamonza.it. Anche lì la caserma dei Carabinieri era stata messa all'asta per lo stesso motivo. Il Comune di Concorezzo però, che ha partecipato, l'ha persa.  Un privato che si è aggiudicato l’immobile di via Ozanam grazie a un’offerta vicina al milione di euro (la base era di 865mila). Così ora il futuro del presidio dell'Arma è tutto da decifrare. "Il Comune ha effettuato i rilanci concordati saturando la disponibilità economica concordata - si legge in una nota dell'Amministrazione brianzola - L’aggiudicatario (identità ancora anonima fino al completamento della procedura) ha chiuso l’asta con la cifra di 1.000.000 di euro dopo 8 rilanci".

Il futuro della stazione

A Cassina invece, se da una parte nessuno sarà comunque in grado di sfrattare i Carabinieri, potrebbe però diventare un problema l'eventuale mancata individuazione di un proprietario. L'edificio infatti, necessita di costanti interventi di manutenzione visti gli standard richiesti da un immobile adibito a un simile utilizzo.

 

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