Rose bianche sulle pietre dei deportati a Cernusco sul Naviglio
Ampio dispiegamento delle Forze dell'ordine per un contemporaneo comizio organizzato davanti alla libreria sovranista Altaforte.
Rose bianche sulle pietre d'inciampo. L'Amministrazione di Cernusco sul Naviglio pur con la zona rossa ancora vigente, ieri sabato 23 gennaio 2021 ha voluto trovare una formula per celebrare la Giornata della memoria, in ricordo delle vittime della Shoà, ma anche di tutto coloro che hanno subito la violenza del nazi-fascismo.
Pietre d'inciampo
In città lo scorso anno sono state poste due pietre d'inciampo, per ricordare dove abitavano altrettanti deportati nei campi di concentramento. Una si trova in via Marcelline e l'altra in via Cavour. Ricordano Roberto Camerani e Virginio Oriani, due dei giovani (gli altri erano Pierino Colombo, Quinto Calloni, Enrico Sala e Angelo Ratti, quest'ultimo scomparso in agosto) che il 18 dicembre 1943 furono gli obiettivi di una retata delle truppe tedesche. Il sindaco Ermanno Zacchetti, accompagnato dalla presidente cittadina dell'Anpi, Giovanna Perego, e da un rappresentante del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, oltre che da alcuni parenti dei due ex deportati. "La Giornata della memoria è per noi particolarmente importante - ha detto Adele Camerani, figlia di Roberto - Siamo grati all'Amministrazione per il ricordo che ogni anno propone. Oggi viviamo momenti difficili per altri motivi, ma è importante non dimenticare quei tempi che speriamo non tornino più".
Il momento di ricordo è poi proseguito in sala consiliare, sempre con presenze limitatissime, dove l'attrice Adriana Sommegna ha letto brani di Liliana Segre e dello stesso Camerani, con un accompagnamento musicale.giornata della memoria a cernusco sul naviglio il sindaci ermanno zacchetti pone rose bianche sulle pietre d'inciampo
L'iniziativa alla libreria sovranista
Ampio spiegamento di Carabinieri a sorvegliare che tutto procedesse senza problemi. Il campanello d'allarme era dato dalla contemporanea iniziativa organizzata in via Pontida 17 alla libreria sovranista Altaforte. Il titolare Francesco Polacchi aveva invitato a presenziare alla presentazione del libro "Camminando su libero suol" di Mario Bortoluzzi, riguardante le contrapposizioni tra destra e sinistra negli anni Settanta. In realtà l'evento è stato trasformato in comizio politico, con presenza statica e distanziata dei partecipanti, visto che invece il negozio, per le regole della zona rossa, non avrebbe potuto organizzare eventi. L'autore si è così limitato a ricordare quegli anni e gli scontri politici a Padova. Tutto si è svolto senza problemi.
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