Undicenne morta affogata in piscina, raccolti 12mila euro per riportare la salma in Senegal
L'idea di una cerimonia laica a Caravaggio, prima del trasferimento nel suo Paese d'origine
La piccola Fatou Sarr, morta giovedì 20 giugno 2024 all'ospedale di Bergamo dopo la tragedia al parco acquatico di Inzago, sarà ricordata con una cerimonia laica a Caravaggio (città nella quale l'11 viveva) prima di tornare in Senegal per il suo funerale. Ne parlano anche i colleghi di Prima Bergamo.
Una cerimonia per ricordare la ragazzina
Ieri, venerdì 21 giugno, il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini ha incontrato i genitori dell'11enne e la famiglia adottiva italiana del padre. Hanno cercato di capire il luogo e le modalità per il momento dedicato alla memoria della figlia, anche se prima si dovranno espletare le pratiche necessarie, dato che c'è anche una vicenda giudiziaria aperta e si deve preparare il ritorno della salma in Africa.
L'idea, comunque, sarebbe quella di organizzare la cerimonia civile (i genitori sono musulmani) in piazza Locatelli, di fronte alla scuola elementare Michelangelo Merisi, frequentata dalla ragazzina.
Era in Italia da pochi mesi
Fatou si trovava in Italia solo da pochi mesi, era arrivata con la madre per raggiungere il padre Bouba Sarr, ma conosceva già abbastanza bene la lingua. La famiglia ha raccontato al primo cittadino che il desiderio della bambina era tornare un giorno nel Paese d'origine, sull'isola di Bettenty, dopo essersi laureata in Italia. Mai i genitori avrebbero pensato invece di riportarla a casa in quest'altro modo, tra l'altro dovendo sostenere delle spese importanti per il rimpatrio in aereo.
La generosità per la raccolta fondi
Costi che, comunque, saranno coperti dalla generosità dei donatori della raccolta fondi lanciata a questo scopo su GoFundMe. Iniziativa che ha avuto una larga e sentita adesione portando al superamento, nel giro di un paio di giorni, dell'obiettivo iniziale di seimila euro, arrivando poco sotto i dodicimila euro. La famiglia ha espresso profonda gratitudine per la vicinanza mostrata anche in questo senso, specificando che i soldi verranno usati per riportare a casa la piccola e sostenere le ingenti spese che il ritorno in Senegal richiede.
La vicenda giudiziaria
Nel frattempo, don Andrea Piana, prete accompagnatore del Cre, ha ricevuto l’elezione di domicilio, procedura che anticipa l’inserimento nel registro degli indagati, al pari del bagnino in servizio alla vasca centrale del parco lunedì 17 giugno.
Il legale del sacerdote, l'avvocato Rocco Lombardo, ha dichiarato che il suo assistito è molto addolorato e turbato per quanto accaduto ed esprime vicinanza ai famigliari di Fatou. Si sente sereno per la vicinanza ricevuta dalla cittadinanza e dalla comunità musulmana caravaggina e confida che la magistratura conduca serenamente la propria attività di indagine. L'iscrizione nel registro degli indagati del sacerdote e del dipendente del parco permetterà ai loro consulenti di assistere all'autopsia sul corpo della ragazzina, che si svolgerà per rogatoria a Bergamo e alla quale sarà presente anche un consulente della famiglia, assistita dagli avvocati Mirko Mazzali e Francesco Giuseppe Vivone.
Le indagini comunque non saranno semplici, perché sono ancora molti i punti su cui si deve fare chiarezza: oltre alla dinamica dell'accaduto, non facile da ricostruire. Si dovrà anche capire se sia stato firmato un documento, per esempio una liberatoria, che esoneri la parrocchia da determinate responsabilità.