Tribunale

Uccise la madre a Cologno Monzese, sarà prosciolto per infermità mentale

Daniel Gandolfo, 29 anni, comparirà in Corte d'assise per l'omicidio della 60enne Begoña Gancedo

Uccise la madre a Cologno Monzese, sarà prosciolto per infermità mentale
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Infermo di mente. Questo era stato l’esito della perizia psichiatrica disposta dagli inquirenti della Procura di Monza sul 29enne Daniel Gandolfo, arrestato dai Carabinieri per l’omicidio della madre Begoña Gancedo avvenuto a Cologno Monzese a marzo nella loro casa popolare.

Rinviato a giudizio per omicidio, ma sarà prosciolto per infermità mentale

Ieri, martedì 21 febbraio 2023, il Gup di Monza ha formalmente rinviato a giudizio il giovane, che comparirà ad aprile in Corte d’assise solo per essere prosciolto per totale infermità di mente e per emettere una misura alternativa al carcere vista la sua pericolosità sociale. Verrà poi trasferito in una Rems (una residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza).

Il giorno della tragedia

L’oggi 29enne era stato fermato nella serata del 22 marzo 2022 dai militari della Compagnia di Sesto San Giovanni per il reato di omicidio volontario aggravato. Celibe, commesso di un supermercato colognese e incensurato, attorno alle 4.30 del mattino dello stesso giorno, al culmine di una violenta discussione scoppiata tra le mura domestiche, aveva ucciso, procurandole profonde ferite da arma da taglio al torace, la madre 60enne.

La vittima lavorava in biblioteca

La donna, di origini spagnole, ma di cittadinanza italiana, era dipendente del Comune di Cologno, dove lavorava presso la biblioteca civica. Alcuni vicini, spaventati dalle urla provenienti dall’appartamento, avevano lanciato l’allarme allertando il 112. Giunti sul posto, i sanitari avevano constatato il decesso della donna, mentre i militari avevano immediatamente posto in sicurezza il figlio, in evidente stato di shock, e avevano fornito assistenza alle due sorelle del ragazzo, gemelle di 24 anni, entrambe con sindrome di Down.

Gli esami eseguiti dopo il delitto

Gli esami del sangue che erano stati disposti ed eseguiti in ospedale subito dopo il fermo di Gandolfo avevano fatto emergere come il 29enne, la mattina dell’omicidio della madre, non fosse sotto l’effetto di stupefacenti. Tuttavia i test avevano riscontrato un elevato tasso alcolemico, che mescolato ai farmaci di cui faceva uso (tranquillanti, anche se non era mai stato ufficialmente diagnosticato prima alcun disturbo mentale) avrebbe concorso all’esplosione di violenza.

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