«Solo» una coltellata alla gola dal compagno? Non ha il diritto al patrocinio gratuito nella causa legale
Una falla nel sistema del Codice rosso è emersa in questi giorni a Vaprio d’Adda.
Fu accoltellata alla gola dal compagno eppure non ha il diritto al patrocinio nella causa legale, secondo quanto prescrive la legge sul cosiddetto Codice rosso. La vicenda coinvolge una giovane madre di Vaprio d'Adda che a dicembre rischiò di morire.
Ricevette una coltellata dal compagno e rischiò di morire
Ha dell'incredibile la vicenda che coinvolge la giovane madre che a dicembre a Vaprio d'Adda finì in ospedale dopo avere ricevuto una coltellata dal compagno. Questi poi fuggì col loro bimbo di pochi mesi, ma venne poi fermato e arrestato dai Carabinieri. La ventiquattrenne rimase poi a lungo tempo in ospedale in coma farmacologico e affrontò anche la fase di ripresa. Tornata a casa vorrebbe poter chiedere giustizia. Ma a quanto pare ha ricevuto il diniego alla richiesta del patrocinio gratuito per costituirsi parte civile nel processo che vede imputato l'ex compagno
Un vuoto legislativo
Per l'avvocato Concetta Sannino che difende la giovane madre questa situazione è un vero e proprio vuoto legislativo legato al Codice rosso, ovvero alla nuova legge contro il femminicidio.
"Possono godere dei benefici del patrocinio gratuito le donne picchiate, perseguitate, violentate e persino uccise, ma non la mia assistita che a questo punto è vittima due volte. Per la violenza ricevuta dal compagno e delle istituzioni".
La vicenda è quindi finita in Senato sui tavoli dei parlamentari membri della Commissione di inchiesta sul femminicidio.
Il servizio completo sulla Gazzetta dell'Adda in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 1 maggio 2021.