Slot machine spendiamo quasi mezzo miliardo di euro
Numeri in crescita. Ma i sindaci possono porre un freno imponendo orari di apertura ridotti alle sale slot.

Quasi mezzo miliardo di euro speso in un anno alle slot machine. E' l'incredibile dato riferito al 2016 che riguarda l'Adda Martesana.
Slot machine spendiamo quasi mezzo miliardo di euro
I dati sono raccolti dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli e tracciano un quadro preoccupante. Anche nei nostri territori si gioca, e pure parecchio. Nei nostri Comuni c'è una macchinetta ogni mille abitanti, come risulta da un censimento che avevamo fatto qualche mese fa. (LEGGI QUI). Ora sono arrivati anche i numeri sulle cifre giocate.
Il caso Masate
Masate rappresenta un'isola felice. In paese, infatti, non c'è neppure una macchinetta videopoker. "Non abbiamo dovuto fare nulla di particolare - ha spiegato il sindaco Vincenzo Rocco - E' una situazione che si è creata naturalmente. Non siamo però così ingenui da pensare che i masatesi non giochino altrove, e dunque abbiamo partecipato anche ai bandi dell'Ats sul contrasto alle ludopatie".
A Cassano sequestrate macchinette irregolari
A ottobre a Cassano d'Adda la Polizia Locale aveva effettuato una serie di controlli a tappeto, scoprendo che tre macchinette su quattro risultavano irregolari (LEGGI QUI). “E’ un tema che ci sta molto a cuore – aveva detto il comandante Massimo Caiani – L’anno scorso l’agente Basilio Forte aveva salvato una donna che voleva suicidarsi e per questo era entrata nel fiume Adda. Si è poi scoperto che il motivo scatenante il gesto era la perdita di una somma considerevole al videopoker”.
I sindaci possono mettere un freno
I Comuni possono mettere un freno alle macchinette “mangiasoldi”. E' una sentenza rivoluzionaria quella emessa dal Tar a novembre, che ha confermato la legittimità di un’ordinanza con la quale l’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo aveva limitato l’orario di funzionamento degli apparecchi.(LEGGI QUI)
Il parere dell'esperto
Ma non tutti i giocatori sono dipendenti patologici. In merito abbiamo chiesto un parere al direttore del Dipartimento delle Dipendenze e di Salute mentale dell'Asst di Melegnano e Martesana Alfio Lucchini. "Ciò che certifica la presenza di un giocatore patologico è il legame esclusivo con il gioco - ha spiegato - Noi lo chiamiamo craving: una sensazione di necessità compulsiva che porta a investire cifre importanti e a condizionare anche i rapporti familiari".
Il servizio completo con tutti i dati dei nostri Comuni e le parole degli esperti sulla Gazzetta della Martesana e sulla Gazzetta dell'Adda in edicola da sabato 23 dicembre.