I miasmi dell’asilo Prandi arrivano fino a Mattarella. Il consigliere di minoranza Giuseppe Cavataio ha lanciato un accorato appello al presidente della Repubblica affinché intervenga.
I miasmi dell’asilo Prandi arrivano al capo dello Stato
Il caso della Prandi arriva sulla scrivania del presidente della Repubblica. Per «sbloccare lo stallo decisionale» che dal 2 dicembre non permette agli alunni di frequentare la scuola dell’infanzia, chiusa precauzionalmente per comprendere la natura e la potenziale pericolosità dei suoi cattivi odori, Giuseppe Cavataio, membro di Cambiago nel cuore. Cambiago protagonista, ha scritto una lettera dove ha rivolto un accorato appello a Sergio Mattarella.
“Egregio presidente ci aiuti”
«Egregio presidente, ho l’obbligo di riferirle che le famiglie stanno affrontando enormi disagi per comunicazioni tardive e decisioni più volte rinviate dalla Giunta che a oggi non è stata in grado di fornire una data certa per la ripresa delle attività didattiche – ha premesso il consigliere di opposizione – Più in generale, si rileva purtroppo confusione e incertezza decisionale da parte degli enti e delle autorità competenti nel gestire questo delicato caso. Per tutte queste ragioni le chiedo un suo intervento in favore della nostra comunità».
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