Pioppi cipressini di Peschiera, l'agronomo del comitato smentisce quello comunale: "Altro che abbattuti vanno iscritti nel registro degli alberi monumentali"
La relazione è stata consegnata venerdì, 31 luglio 2020 alla sindaca Caterina Molinari dalle donne del sodalizio che si batte contro l'abbattimento del filare di via Galvani a Mezzate.
Pioppi cipressini di Peschiera Borromeo. L'agronomo del comitato e un perito indipendente confutano la perizia comunale e scongiurano l'abbattimento.
Pioppi cipressini di Peschiera, agronomo confuta la perizia comunale
“Nella mia esperienza di oltre 40 anni di attività professionale raramente mi è capitato di ammirare un simile spettacolare insieme di piante. Penso che tale viale possa avere le carte in regola per essere iscritto al Registro degli alberi monumentali italiani rispondendo in pieno al requisito di “un insieme di alberi che vanno a costituire un unicum di notevole paesaggio artistico”. Inizia così la relazione preliminare sulle condizione dei pioppi cipressini situati a Peschiera Borromeo, in Via Galvani frazione di Mezzate, dell’agronomo Daniele Zanzi, la cui professionalità e fama sono riconosciute a livello internazionale". Inizia così la relazione preliminare sulle condizioni dei pioppi cipressini situati in via Galvani nella frazione di Mezzate a Peschiera Borromeo. E' stata consegnata ieri, sabato 1 agosto 2020, dalle referenti del Comitato che da tempo si batte contro l'abbattimento delle piante deciso dal Comune.
Il comitato
"Il nostro perito la cui fama e professionalità sono conosciute a livello internazionale, smonta punto per punto la perizia dell'agronomo incaricato dal Comune, ne evidenzia gravi lacune e contraddizioni che portano a ritenere confutabile e non corretta la valutazione che sentenzia l'abbattimento dei 240 pioppi". E' scritto nella relazione del comitato.
La seconda perizia
Oltre alla perizia di Zanzi ne è poi giunta anche una seconda, inviata spontaneamente al comitato dal Giuseppe Frison, docente ed esperto di pioppi a livello mondiale. "Anche lui conferma che quelli di via Galvani non rappresentano un pericolo di per sé, ma lo possono diventare senza una periodica manutenzione", si legge nel testo che il comitato ha inviato al Comune.
La richiesta
Dato che Zanzi si è reso disponibile a completare la sua relazione con prove di trazione tecnica entro la seconda metà di agosto il comitato ha ufficialmente chiesto all'Amministrazione di procrastinare la scadenza per la presentazione della perizia completa dal 7 al 31 agosto. "L'obiettivo che ci preme raggiungere e di evitare che vengano assunte decisioni fortemente impattanti senza una attenta valutazione delle possibili soluzioni disponibili", hanno chiosato le promotrici del Comitato Flavia Rossi, Maria Bacchetti, Stefania Benaglio, Simonetta Favari, Cinzia Giacomini e Benedetta Murachelli.
A Cassano situazione diametralmente opposta
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