Picchetto dei lavoratori della Demos. Continua il blocco alle attività

Ancora agitazione di fronte ai cancelli dell'azienda melzese di via Erba.

Picchetto dei lavoratori della Demos. Continua il blocco alle attività
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L'intenzione dei lavoratori della cooperativa Demos è quello di far sentire la voce, convinti che i loro diritti siano stati calpestati. Per questo motivo un gruppo di loro è tornato a protestare a Melzo di fronte ai cancelli della ditta di via Erba in cui hanno prestato servizio fino al mancato rinnovo dei contratti.

Picchetto dei lavoratori in via Erba

Il confronto davanti al capo di Gabinetto della Prefettura di Milano tra i rappresentanti dei lavoratori e i responsabili della cooperativa non ha portato a nessun risultato. Da un lato gli ormai ex operai chiedono che siano riconosciuti i diritti maturati negli anni di lavoro e non accettano le soluzioni proposte che prevedono il ripartire da zero con nuovi contratti ritenuti svantaggiosi. Dall'altro lato i dirigenti hanno avanzato la possibilità di riassumere due degli ex, troppo  poco per arrivare a un accordo. Così gli operai sono tornati a protestare di fronte all'azienda in via Erba.

"Andremo sino in fondo"

Oggi, martedì, un piccolo gruppo di loro si è appostato davanti ai cancelli dell'azienda con l'obiettivo di bloccare i lavori degli ex colleghi. "Vogliamo andare sino in fondo a questa situazione - hanno spiegato - L'incontro in prefettura non ha sortito effetto, ma ci siamo rivolti anche all'ispettorato del lavoro per denunciare la situazione e far valere i nostri diritti. Ci sono persone che hanno bisogno di questo lavoro, che hanno una famiglia da mantenere".

Situazione difficile

E' già più di un mese che la situazione presso la cooperativa Demos, con sede a Liscate, è particolarmente difficile. A giugno si era tenuta una prima manifestazione per chiedere di rinnovare i contratti che stavano andando in scadenza. Anche due settimane fa gli operai erano scesi in strada per denunciare la situazione e chiedere il sostegno delle istituzioni. A sostegno della loro battaglia anche la Lega Nord e non si era fatta attendere la replica dell'azienda.

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