Parla il 52enne accoltellato a Carugate per una precedenza: "La vita me la sono salvata da solo"
Il ferito aggredito da un altro automobilista ripercorre quegli istanti di violenza
Venti giorni iniziali di prognosi, ai quali però se ne potrebbero aggiungere altri legati alla convalescenza non ancora finita. Tuttavia per il 52enne ferito a coltellate da un altro automobilista a Carugate per questioni viabilistiche la vita sta tornando progressivamente alla normalità.
E' tornato al lavoro il 52enne accoltellato per una precedenza
Due settimane fa è infatti ritornato al lavoro nella sua azienda di Carugate, poco distante dal cimitero di via Garibaldi davanti al quale venerdì 17 febbraio 2023 venne raggiunto da diversi fendenti all’addome e a una gamba inferti da un 55enne residente a Pioltello, arrestato subito dopo per tentato omicidio dai Carabinieri, che gli sequestrarono un coltello con lama lunga dieci centimetri.
La sua ricostruzione dei fatti
La vittima, che vive nel Lodigiano, in attesa che la giustizia faccia il suo corso ha intanto contestato la ricostruzione di quanto avvenuto in quel folle primo pomeriggio fatta dal legale del 55enne, che si trova ai domiciliari. A pesare sulla decisione di concedergli una misura alternativa al carcere c’è stato prima di tutto il fatto che fosse incensurato e che non avesse alcun carico penale pendente.
Sono stato io a bloccare l’emorragia alla gamba con la mia cintura prima che svenissi, non lui. L’ho stretta all’arto come laccio emostatico, sono un addetto di primo soccorso. Che da accoltellatore adesso voglia passare per salvatore è il colmo. Inizialmente pensavo che mi stesse prendendo a pugni, non avevo visto il coltello. Poi ho iniziato a sentire un fortissimo bruciore e ho visto il sangue. Gli ho detto: "Ma mi hai accoltellato? Chiama l’ambulanza". E lui mi ha insultato. Stavo per attivare l’App del 112 sul mio cellulare, ma non ce l’ho fatta perché ho perso i sensi. In ambulanza, mentre mi trasportavano in ospedale in codice rosso, mi riprendevo e poi risvenivo di nuovo.
L'inseguimento, poi l'aggressione
Il 52enne è poi andato col pensiero al motivo di tutta questa furia: una mancata precedenza.
Mi ha inseguito col suo furgone, rischiando anche di fare un incidente. Inizialmente mi sono detto quasi ridendo "ma questo è matto", poi mi ha mostrato il coltello, pensavo fosse un taglierino, e abbiamo accostato vicino al camposanto.
Quel tirapugni comprato su Internet
Entrambi erano armati.
Mi prendo le mie responsabilità, avevo anche io un coltello, ma in auto e che uso per hobby, vado spesso in montagna, e un tirapugni: quest’ultimo l’ho comprato un paio di anni fa su Internet per la mia sicurezza. Il Pm mi ha detto che è illegale detenerlo, ma allora non capisco perché permettano a tutti di poterlo acquistare liberamente andando su un noto sito di e-commerce. L’ho indossato per difendermi, l’altro era una furia. Ma se l’avessi davvero colpito con la mano "armata" poteva finire peggio, mi sono fermato in tempo. Sostiene che l’abbia colpito anche io? La botta in testa l’ha presa con la portiera del veicolo, ho provato a richiuderla per cercare di fermarlo. Posso dire che non mi interessa il numero di anni di pena in caso di condanna: ciò che conta è che si sia reso conto di ciò che ha fatto.