lutto

Palloncini bianchi per Fatou: Caravaggio si ferma per l'addio alla bambina annegata a Inzago

Il papà Bouba: "Vedere tutta questa gente qui rende questi giorni meno dolorosi, grazie". Il video dell'addio con i compagni, davanti alla scuola "Merisi"

Palloncini bianchi per Fatou: Caravaggio si ferma per l'addio alla bambina annegata a Inzago
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Un saluto straziante e ingiusto, suggellato dal volo di una ventina di palloncini bianchi sui quali sono arrivati in cielo  i pensieri e le riflessioni dei bambini di Caravaggio su una tragedia che ha spezzato  il cuore di tutta la comunità, come riferisce Prima Treviglio.

Si è tenuta ieri pomeriggio, lunedì 1 luglio 2024,  alle 18, nel cortile delle scuole elementari "Merisi" di Caravaggio, la breve cerimonia di commemorazione della piccola Fatou Sarr, la bambina che  lunedì 17 giugno,  mentre si trovava al parco acquatico Aquaneva di Inzago con il Cre di Caravaggio, è finita sott'acqua, riportando gravissimi danni. Pochi giorni più tardi, giovedì, è  stata dichiarata morta in ospedale.

L'addio dei compagni di scuola a Caravaggio

Proprio lì, nella scuola che frequentava (Fatou era in 5C, dallo scorso dicembre), il Comune ha radunato i suoi compagni di scuola, per affrontare insieme un saluto terribile e doloroso, tantopiù per bambini di quell'età, molti dei quali si sono affacciati per la prima volta in modo tanto drammatico all'esistenza stessa della morte. Con loro c'erano i rappresentanti di tutta la comunità: il sindaco Claudio Bolandrini, il presidente del Consiglio comunale Carlo Mangoni, i rappresentanti dell'Istituto comprensivo e ovviamente la famiglia di Fatou, che domani volerà in Senegal per riportare la loro bimba nella sua terra d'origine.

Le parole del sindaco e del papà Bouba

Care bambine, cari bambini, care ragazze e cari ragazzi. Siamo qui per salutare tutti insieme Fatou, che domani tornerà in Senegal - ha detto il sindaco, la voce rotta, strozzata nel microfono - Il suo desiderio, dopo essere cresciuta insieme a voi, aver studiato qui e aver imparato l'italiano, era di laurearsi, diventare carabiniere e poi tornare in Senegal. Questo non è stato possibile, per una tragedia che probabilmente non accetteremo mai, perché è ingiusta. Come una grande famiglia però siamo qui, guardandoci negli occhi per esprimere la nostra vicinanza, il nostro affetto e il nostro sostegno a papà, alla mamma, a tutti i parenti e gli amici. Ad esprimere il nostro sostegno e la nostra preghiera, perché si facciano forza e per dire loro che non sono soli. Lo stesso amore e lo stesso sostegno ce lo diamo gli uni agli altri. Agli educatori, ai bambini, a don Andrea, alla comunità del Cre, a tutte le nostre famiglie colpite da quel tremendo dolore, quel lunedì. Non ci sono parole per esprimere quel dolore e facciamo fatica a trovarne. La nostra presenza in silenzio, e il gesto di lanciare in cielo i vostri pensieri e le vostre riflessioni è l'abbraccio dell'intera comunità".

Quindi, il papà di Fatou, Bouba Sarr,  ha  preso la parola. Accanto a lui la mamma della bimba, Sali.

Non potrò mai trovare le parole per esprimere la nostra gratitudine:  vedere tutta questa gente mi emoziona, e rende la situazione meno pesante. Grazie

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