"No all'antenna 5G davanti a casa", la protesta si sposta sui balconi
Lo striscione è apparso sulla facciata di un condominio davanti al quale sorgerà il traliccio
"No all'antenna 5G davanti a casa", la protesta si sposta sui balconi. Lo striscione è apparso sulla facciata di un condominio di Cologno Monzese davanti al quale sorgerà il traliccio.
La protesta contro l'antenna 5G
Mancano dieci giorni. Il 24 agosto 2020, infatti, dovrebbero iniziare i lavori di posa del traliccio sul quale verranno installati i ripetitori per la telefonia mobile, anche 5G. La protesta dei residenti di una palazzina di tre piani in via Asti (che si troveranno le antenne a una manciata di metri di distanza dalle finestre) si fa ora sempre più rumorosa. Dopo il lancio di una petizione e l'annuncio di un presidio davanti all'area privata nella quale verrà realizzato il manufatto (in programma proprio per il 24 agosto) su un balcone dello stabile è apparso uno striscione con la scritta "No antenna - Legge Gasparri!!!", riferimento diretto al provvedimento legislativo firmato dall'allora ministro delle Comunicazioni che prevedeva paletti precisi sul fronte delle antenne. Tuttavia il recente Decreto Semplicificazioni ha di fatto notevolmente ridotto i poteri di intervento dei sindaci sull'argomento, anche se il permesso dello Sportello unico per le attività produttive del Municipio è stato rilasciato all'inizio dell'anno.
I Cinque Stelle chiedono la relazione di Arpa
I Cinque Stelle colognesi hanno sposato a pieno la protesta dei residenti, chiedendo a Villa Casati (tramite il loro capogruppo in Consiglio comunale Monica Motta) di visionare la relazione di Arpa messa agli atti in Comune e dalla quale sarebbe poi scaturito il via libera all'installazione delle antenne in questione. Intanto ieri sera, giovedì 13 agosto, lo striscione "anti-antenna" è stato portato anche sotto i portici degli uffici comunali di via della Resistenza.