Messe all'aperto e su prenotazione: l'Adda Martesana prova a ritrovare la normalità
Le prime celebrazioni festive nei nostri Comuni
Messe all'aperto e su prenotazione: l'Adda Martesana prova a ritrovare la normalità. Le prime celebrazioni festive nei nostri Comuni.
A Inzago
Alle 18 di ieri, sabato 23 maggio 2020, a Inzago - nella chiesa di Santa Maria Assunta - si è tenuta la prima Messa festiva dall'inizio della Fase 2. La celebrazione si sarebbe dovuta tenere in oratorio, ma il maltempo ha costretto la parrocchia a cambiare la programmazione. Questa mattina, domenica 24 maggio 2020, si è tenuta invece la Messa per la festa patronale al Villaggio. Il tempo, che ha tenuto, ha permesso di poterla celebrare all'aperto, così come previsto sin dall'inizio. Commenti felicissimi dei fedeli. Prima uscita del coro, che ha animato la funzione. "Ci dispiace non essere riusciti a organizzare tutti gli eventi collegati alla festa, ma l'importante ora è essere tornati assieme", hanno spiegato i presenti.
A Vaprio
Servizio d'ordine e gel disinfettante per le mani all'ingresso. Oltre alle sedie ben distanziate l'una dall'altra. La prima Messa festiva post lockdown è stata celebrata a Vaprio d'Adda oggi, domenica, nell'ampio cortile delle suore in via 11 Febbraio a pochi passi dalla chiesa di San Nicolò. Alla celebrazione hanno partecipato numerosi vapriesi. Il parroco don Giuseppe Mapelli ha salutato i fedeli sottolineando i due mesi e mezzo passati dall'ultima celebrazione festiva. "Ci ritroviamo nel giorno in cui ricordiamo l'Ascensione di Gesù", ha dichiarato. La Messa è stata trasmessa anche in diretta streaming.
A Pioltello arriva anche l'emoteca mobile
Sempre oggi, alle 10, a Pioltello, a Santa Maria Regina, si è tenuta la Messa dedicata alle famiglie celebrata dal parroco don Roberto Laffranchi. Si è deciso di celebrarla in oratorio così da rispettare con più facilità la normativa anti-contagio. All'ingresso gli animatori della parrocchia e gli scout hanno distribuito ai fedeli dei volantini con le indicazioni da rispettare e messo a disposizione il gel disinfettante. "Siamo contenti di tornare a incontrarci tutti insieme", hanno sottolineato. Il ritorno alla normalità ha interessato anche il gesto del dono. La sezione cittadina dell'Avis ha infatti ripreso il tradizionale appuntamento con le emoteca mobile all'uscita delle chiese. Vista la situazione dell'emergenza sanitaria l'Avis ha scelto di organizzare la raccolta sangue su appuntamento. In questa maniera i donatori sono tornati a compiere il loro gesto di solidarietà in tutta sicurezza.
A Cassina de' Pecchi
A Cassina, dopo la Messa di ieri, c'è attesa per la celebrazione di oggi pomeriggio che vedrà la partecipazione dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini.
A Cassano d'Adda
Prima messa in presenza - oggi, domenica - alla parrocchia di Cristo Risorto di Cassano d'Adda. Centotrenta fedeli hanno partecipato alla funzione celebrata dal parroco don Vittore Bariselli. Tante le misure di sicurezza prese per l’occasione: nei giorni scorsi la chiesa è stata pulita a fondo, mentre oggi alcuni volontari hanno distribuito all’ingresso gel igienizzante e mascherine a chi non l’avesse avuta (fortunatamente solo una persona). All’interno dell’edificio posti ben distanziati e percorsi previsti per l’entrata e l’uscita. In queste ultime settimane la parrocchia aveva aperto un canale YouTube per trasmettere in diretta le funzioni celebrate a porte chiuse. Oggi, purtroppo, alcuni problemini tecnici hanno impedito la diretta, ma l’iniziativa verrà proposta ancora nelle prossime settimane.
A Pozzo
Poca gente oggi alla Messa delle 11 in Sant'Antonio, a Pozzo d'Adda, la prima festiva dopo la riapertura al popolo delle funzioni religiose. Stessa scena poco prima, alle 9.30, anche al Santissimo Redentore di Bettola. Molti fedeli probabilmente non si sentono ancora del tutto sicuri nel tornare tra i banchi, nonostante l'Unità pastorale abbia seguito tutte le indicazioni previste dal protocollo. Anzi, grazie al supporto dei volontari della Protezione Civile all'ingresso di tutte le funzioni prefestive e festive è stata misurata la temperatura corporea ai presenti (anche al sindaco Roberto Botter) con il termoscanner. Una misura non prevista fra gli obblighi dell'accordo Cei-Stato, ma che mira a garantire ancora maggiore tranquillità ai fedeli. Il parroco don Fabio Coppini ha ringraziato tutta la comunità per l'estrema disponibilità dimostrata in questi primi giorni.
A Trezzo sull'Adda
C'erano gli Alpini all'entrata della Parrocchiale di Trezzo, domenica 24 maggio 2020 alle 11, per impedire la formazione di assembramenti, ma per fortuna non è servito. I fedeli sono stati ligi alle regole e sono entrati alla spicciolata evitando di arrivare a pochi minuti dall'inizio della funzione, officiata da don Massimo Berera. "Così come ho avuto il piacere di tornare al lavoro, l'ho avuto nel tornare a Messa - ha dichiarato alla fine della funzione Massimo Colombo - Dopo oltre due mesi di lockdown questa esperienza mi ha fatto capire che non c'è nulla di scontato nella vita, anche nell'andare in chiesa. E' un po' strano sentirsi distanti e incrociarsi solo con gli sguardi, facendo fatica a distinguere le persone".
"Sono stati due mesi molto brutti, ma ne siamo usciti - ha invece detto Francesco Parise - Credo che ci vorranno almeno due anni prima di tornare alla normalità".
"Seppure in lockdown, la nostra parrocchia e più in generale la Chiesa non hanno mai fatto mancare la loro presenza - ha detto Roberto Allegri - Ci sono state tante messe in streaming e in diretta televisiva. Tra l'altro fino a un mese fa a Trezzo veniva data anche l'eucarestia a chi la chiedeva e poi per sicurezza si è smesso. Ho percepito la mancanza della Comunione, mentre adesso c'è ancora qualche disagio, ma credo che sia facilmente superabile. Di certo chi ci crede veramente non si tirerà indietro".
A Cologno Monzese Messa su prenotazione
A Cologno Monzese, nella parrocchia centrale dei Santi Marco e Gregorio, quelle di questo weekend sono state le prime messe coi fedeli. In settimana, infatti, non sono state celebrate funzioni con il popolo. I colognesi che abitano in centro si sono dovuti prenotare online. Pochi, infatti, i posti a disposizione in chiesa (130), all'interno della quale sono state eliminate le panche, sostituite con le sedie più facilmente distanziabili. Massimo rispetto delle regole, quindi, per una ripresa in ritardo, ma in massima sicurezza. E i fedeli, oggi, non hanno nascosto la loro soddisfazione per questo ritorno (progressivo e con qualche accorgimento) alla normalità.