L’ultimo saluto a don Mario Ronchi VIDEO e GALLERY

Ad Agrate i funerali del sacerdote trovato morto in casa.

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L’ultimo saluto a don Mario Ronchi. C’erano tantissimi  fedeli delle parrocchie di Aicurzio (paese d’origine), di Agrate, di Induno Olona, di San Giuliano Milanese e di San Maurizio al Lambro di Cologno Monzese. C’erano i colleghi preti, almeno un quarantina quelli sull’altare, guidati dal vicario episcopale vescovo Erminio Descalzi, dal responsabile della Comunità pastorale Casa di Betania don Mauro Radice e dal decano don Mirko Bellora. E c’erano  gli amministratori di Agrate, sindaco Ezio Colombo in testa, di Cologno e di altri comuni. Era letteralmente gremita la grande chiesa parrocchia di Sant’Eusebio, ad Agrate, questa mattina, mercoledì,  per l’ultimo saluto a don Mario Ronchi.

Trovato morto in casa

Il sacerdote, 78 anni, da tre in servizio ad Agrate, è stato trovato morto dalla badante nella prima mattina di lunedì scorso nella sua abitazione accanto alla parrocchiale, stroncato probabilmente da un infarto nel sonno. Una notizia che ha scosso la comunità agratese e le altre che in 53 anni di sacerdozio don Mario ha guidato.

Le parole di don Mauro

Sulla bara anche il commovente disegno con il saluto dei piccoli della «Casa dei bambini» di San Maurizio al Lambro.

“Ti ringraziamo, don Mario, per averci donato il tuo sorriso e la tua disponibilità – ha esordito all’inizio della funzione don Mauro Radice – Don Mario era felice. Domenica era stato in oratorio, aveva dato il suo aiuto per le cresime. E’ morto bene”.

L’omelia del vescovo Descalzi

“Purtroppo si è concluso l’operosa giornata terrena di don Mario – ha aggiunto durante l’omelia il vescovo Descalzi – Oggi gli esprimiamo quel saluto che non siamo riusciti a fargli di persona. Siamo qui in tanti perché siamo in tanti ad avere un debito di riconoscenza nei suoi confronti”.

Il vescovo ha ricordato le tante parrocchie in cui il sacerdote ha prestato la sua opera. Soffermandosi in particolare sui 17 anni trascorsi a San Maurizio al Lambro e alla cittadinanza onoraria conferitagli dall’Amministrazione comunale di Cologno Monzese.

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L’affetto del sindaco Colombo

Affetto è stato espresso anche da Ezio Colombo, sindaco di Agrate, dove don Mario era approdato tre anni fa come sacerdote residente a disposizione della Comunità Casa di Betania, riscendo subito a farsi apprezzare.

“Quando ci incontravamo ogni volta mi lasciavi più ricco – ha detto guardando la bara con il corpo del sacerdote – In pochi anni ci dai dato tanto. Sei stato un prete comune in mezzo alla gente. Grazie per esserti donato”.

La lettera dell’arcivescovo

E, ancora, il saluto inviata dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini.

“Quella di don Mario Ronchi è stata una disposizione al servizio capace di contagiare e coinvolgere”, si legge in un passaggio della lettera nella quale l’arcivescovo ha anche ricordato la compassione per i poveri che ha segnato l’operato del sacerdote.

L'ex assessore colognese

Parole commosse sono state pronunciate  dall’ex assessore di Cologno Giovanni Cocciro.

«Don Mario era un uomo straordinario - ha detto con la voce rotta dalla commozione - Insieme a lui abbiamo costituito l’Ufficio comunale per la pace. Era un prete di periferia, semplice, buono. Don Mario amava il Gesù dei poveri, non la chiesa dell’ostentazione. Alcuni l’avevano definito un prete comunista. Non è così. Era semplicemente un prete che voleva la giustizia sociale».

L’ultimo viaggio verso Aicurzio

Poi l’applauso finale e l’ultimo viaggio verso il cimitero di Aicurzio, suo paese d’origine, dove è stato tumulato.

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