La tomba di un parente diventa la casella della posta: il Comune le recapita lì la corrispondenza
La proprietaria delle cento vacche sotto sfratto passate agli onori delle cronache lo scorso anno, si infuria per le modalità di consegna della corrispondenza a Cassina de' Pecchi..

La tomba di un parente utilizzata come "casella delle lettere". Mariangela Cassi è furiosa con il Comune di Cassina de' Pecchi per l'originale modo di recapitarle un avviso, che comunque era inerente i lumini .
Le vacche sotto sfratto
I Cassi sono quelli che avevano un'azienda agricola a Cascina Moretti a Sant'Agata e che si opponevano allo sfratto esecutivo imposto dall'ufficiale giudiziario dopo una ventennale battaglia giudiziaria. E aveva suscitato clamore il fatto che a essere sotto sfratto erano anche le cento vacche da latte di loro proprietà che allevavano. Ora che l'allontanamento è stato eseguito non vivono più lì e così la missiva è stata lasciata sul sepolcro. Una scelta che la donna non ha per nulla apprezzato.
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