il caso

La nonna muore in ospedale, ma nessuno avvisa i parenti

Una famiglia di Cologno Monzese intende presentare denuncia contro l'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio per un presunto caso di malasanità

La nonna muore in ospedale, ma nessuno avvisa i parenti
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Concetta Rosa 86 anni di Cologno Monzese è deceduta all'ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio il 7 settembre alle 7.15. Ma figli e nipote lo hanno scoperto solo 28 ore dopo, quando a chiamarli al telefono è stata non la dottoressa che aveva in cura l'anziana, ma l'infermiera della camera mortuaria che quasi li rimproverava per non essere ancora andati in ospedale per assolvere le procedure burocratiche e le pratiche per la sepoltura.

"Denunceremo l'ospedale"

"Riteniamo che ci sia stata una grave mancanza - ha spiegato il nipote Michele Cirelli - Il non averci avvisato è stato motivo per noi di grande sofferenza, acuita dal fatto che quando siamo andati all'obitorio l'abbiamo trovata in uno stato di abbandono, con gli occhi ancora aperti addirittura".

I familiari sono intenzionati a procedere con un esposto "Non perché ci interessi qualche forma di risarcimento o per farla pagare a chi ha sbagliato, ma perché l'azienda attivi delle procedure  atte a evitare che  episodi del genere possano accadere di nuovo"

Un fatto simile a Melzo

Qualche mese fa, infatti, un episodio simile era capitato in un altro nosocomio dell'Asst Melegnano Martesana, il Santa Maria delle Stelle di Melzo. Anche in quel caso vi era stata una tardiva informazione da parte della struttura sull'avvenuto decesso di una donna ricoverata. Situazioni che  si verificano anche per le difficoltà imposte dall'emergenza sanitaria che ancora impedisce in molti casi a familiari di recarsi in visita dei propri cari malati.

Aveva lavorato a  Cologno Monzese

Concetta Rosa, originaria di San Nicandro Garganico, era arrivata ad abitare a Cologno negli anni Sessanta. Aveva lavorato in fabbrica e nell'ultima parte della sua carriera lavorativa era stata bidella alla scuola media di via Volta. Ultimamente viveva con la figlia, per lo stato di salute precario. Non era più in grado di interagire con gli altri.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 25 settembre 2021.

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