Il killer che uccise tre carabinieri di Melzo, in permesso premio, rapina e accoltella un anziano
La rapina al San Raffaele, l'arresto a Gobba venti minuti dopo.
Pochi giorni fa è stato ricordato il quarantesimo anniversario dell'uccisione di tre carabinieri di Melzo. Ieri, sabato 9 novembre 2019, il killer che li uccise è uscito di prigione in permesso premio e ha accoltellato un anziano per rubargli il portafogli. E' successo al San Raffaele.
Killer in permesso premio
Antonio Cianci, sessantenne pluri-assassino (oltre ai tre militari, uccisi a 18 anni, aveva già ammazzato un metronotte, quando ne aveva solo 15), era in permesso premio ed era uscito dal carcere di Bollate, dove sta scontando l'ergastolo, in mattinata. Non era la prima volta che usufruiva di permessi e sinora non c'erano mai stati problemi.
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La rapina
La vittima della rapina, un uomo di 79 anni, era in ospedale per incontrare la figlia della compagna, ricoverata. Alle 17.30 è sceso al piano meno uno per prendere un caffè alle macchinette automatiche. Qui ha incontrato Cianci. L'uomo, con il volto coperto da una mascherina bianca, gli avrebbe chiesto dei soldi. Al rifiuto dell'anziano lo ha colpito con un taglierino al collo e lo ha derubato. Poi è scappato, nascondendosi tra la folla.
L'allarme
La vittima, dopo essere stata colpita, ha strisciato sul pavimento invocando aiuto. Un uomo lo ha notato e ha dato l'allarme. Il 79enne è stato immediatamente soccorso e operato d'urgenza. E' stato dichiarato fuori pericolo di vita. Nel frattempo sono scattate le ricerche, che in venti minuti hanno portato all'arresto dell'uomo. Cianci è stato incrociato da due uomini della Polizia di Lambrate alla fermata dei bus di Cascina Gobba. Era ancora sporco di sangue e in tasca aveva il taglierino, il portafoglio e il cellulare della vittima. Non ha opposto resistenza all'arresto