Riabilitazione

Il baby boss Manno a casa a Pioltello per Natale: per il magistrato vuole cambiare vita

Nel 2017 aveva messo una bomba in un palazzo. Ora si è diplomato, è iscritto all'università e ha trovato lavoro

Il baby boss Manno a casa a Pioltello per Natale: per il magistrato vuole cambiare vita
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E' già tornato a casa, a PioltelloRoberto Manno, il 29enne salito agli onori di cronaca per aver posizionato e fatto deflagrare una bomba sulla porta di un appartamento di un condominio di Limito nel 2017. Era stato condannato a sette anni e sei mesi di reclusione.

Pioltello, il baby boss aveva messo una bomba

All'epoca dei fatti aveva solo 24 anni e per questo si era meritato il titolo (poco onorifico) di baby boss. Figlio di Francesco Manno e nipote di Alessandro, i due soggetti individuati come vertici della Locale di 'Ndrangheta venuta alla luce con l'operazione Infinito del 2010, secondo gli inquirenti nell'ottobre 2017 avrebbe fatto esplodere un ordigno causando l'evacuazione di diverse famiglie nel cuore della notte come gesto dimostrativo nei confronti di un giovane sudamericano reo di non aver ancora saldato il suo debito.

A casa per Natale

Dopo aver scontato cinque anni in carcere e altri sei mesi affidato alla comunità Exodus, in settimana ha fatto rientro nella sua abitazione di Pioltello. A stabilirlo è stato il magistrato del Tribunale di sorveglianza che ha accolto l'istanza presentata dal legale difensore Mirko Perlino del Foro di Milano. L'avvocato sei mesi fa aveva già ottenuto che Manno proseguisse il suo percorso di riabilitazione all'interno di una comunità, ora ha "strappato" anche l'affidamento ai Servizi sociali territoriali e quindi il rientro a casa.a Pioltello per Natale: p

"Vuole cambiare vita"

Una decisione che arriva nonostante il 29enne abbia ancora oltre un anno di pena ancora da scontare. Incensurato al momento dell'arresto, a convincere il magistrato della buona volontà del pioltellese di cambiare vita è stato il percorso riabilitativo condotto in carcere e successivamente in comunità.

Manno, infatti, durante la carcerazione ha terminato gli studi che aveva lasciato in sospeso conseguendo il diploma. Non solo, si è anche iscritto in Università e sta frequentando il corso di Mediazione linguistica. Ha anche intrapreso il percorso per uscire dalla tossicodipendenza, visto he dal 2016 era diventato assuntore abituale di cocaina.

Verso una vita "normale"

Manno ha anche trovato lavoro presso un'impresa edile di Carugate, "lavoro che gli consentirà di misurarsi con le fatiche della quotidianità", come ha sottolineato Perlino nell'istanza. Tutte motivazioni che hanno convinto il magistrato che ha concesso l'affidamento ai Servizi sociali territoriali. Il 29enne potrà condurre una vita quasi normale. Oltre ai controlli di Sorveglianza e all'obbligo  di proseguire il percorso riabilitativo al Sert di Zona, Manno sarà costretto a restare a casa tra le 23 e le 7 soggetto a possibili controlli dei Carabinieri.

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