I Robin Hood delle occupazioni abusive di case tornano in libertà

C'erano anche un segratese e un colognese tra i coinvolti negli arresti avvenuti a dicembre.

I Robin Hood delle occupazioni abusive di case tornano in libertà
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Erano stati arrestati, ma ora sono di nuovo liberi i cosidetti Robin Hood delle occupazioni abusive delle case di edilizia economica popolare, soprattutto Aler. Tra di loro figurano anche un segratese e un colognese.

Occupazioni abusive

Si tratta di otto esponenti del Comitato Abitanti Giambellino - Lorenteggio, collegato al centro sociale Base di solidarietà popolare, che erano stati arrestati il 13 dicembre. Erano stati posti agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'occupazione abusiva di alloggi sfitti e di resistenza a pubblico ufficiale.

Assegnazioni parallele

Si tratta di un'organizzazione che non agiva a scopo di lucro. Di fatto alle famiglie in stato di necessità che si rivolgevano a loro garantivano un alloggio in base a una propria graduatoria, alternativa a quella ufficiale della Regione.

L'ira di De Corato

Furibondo il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato: "Dunque basta comportarsi bene per qualche mese per ritrovarsi ad avere solo l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria? - ha dichiarato - Che messaggio arriva ai 3.600 occupanti abusivi presenti a Milano con questo provvedimento, se chi occupa, poi, alla fine, viene premiato? Che tutto si può fare”.

I bisognosi

"A loro sarà sicuramente sembrato un enorme gesto di altruismo, anche se dietro compenso - ha aggiunto - Probabilmente però si sono scordati che ad attendere l’assegnazione di quelle case ci sono da anni oltre 25mila persone altrettanto bisognose e regolarmente in lista d’attesa".

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