Il caso

Famiglia rischia di morire per il monossido a Cologno Monzese: sequestrato scaldabagno "fai da te"

Il contatore del metano staccato per morosità: il nucleo aveva collegato l'apparecchio (che scaricava i fumi in casa) a una bombola di Gpl.

Famiglia rischia di morire per il monossido a Cologno Monzese: sequestrato scaldabagno "fai da te"
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L’appartamento era stato scollegato al sistema di alimentazione del gas metano: non c’era alcun contatore attivo, visto che era stato staccato e "piombato" per morosità. Da qui la decisione di una famiglia che vive all’interno di un immobile di  Cologno Monzese di darsi pericolosamente al "fai da te". Una scelta che ha rischiato di costare la vita a tutti i suoi componenti a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio.

Una storia di disagio e crisi economica

Una storia di disagio e crisi economico-sociale, che ha portato al sequestro giudiziario dello scaldabagno da parte di Ats, dal quale si era sprigionato il "killer silenzioso" che questa volta fortunatamente non ha mietuto vittime, a differenza di quanto avvenuto a Segrate, all’interno di un residence, con la morte di un 24enne. L'esito dell'autopsia ha confermato nei giorni scorsi la morte per intossicazione da monossido.

Lo scaldabagno scaricava i fumi in casa ed era alimentato a Gpl

Con la caldaia inutilizzabile per la mancanza di metano, gli inquilini hanno deciso di allacciare pericolosamente il boiler con un tubo a una bombola contenente Gpl, altamente infiammabile, che è stato rimosso dai Vigili del fuoco a seguito del loro intervento. Lo scarico dei fumi avveniva direttamente all’interno dell’alloggio, in quanto il canale risultava scollegato dalla canna fumaria condominiale. Da qui l’avvelenamento da monossido, non risultato per fortuna letale.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 26 novembre 2022.

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