Emergenza Covid: gli ospedali della Martesana fanno i conti con l'ondata di positivi
Aumentano i ricoverati positivi al Covid, ma tiene la Terapia Intensiva. Aperti posti letto anche allo Zappatoni di Cassano d'Adda.

L'emergenza Covid torna a battere forte anche alle porte della Martesana. Gli ospedali ne sono la prima testimonianza. L'Asst Melegnano Martesana ha dovuto aprire nuovi posti letto per far fronte all'ondata di positivi.
L'ondata di nuovi positivi
La situazione, che la scorsa settimana sembrava sotto controllo, è peggiorata tra sabato e lunedì pomeriggio, tanto che la Direzione generale dell'Asst ha dato mandato alle unità di gestione dell'emergenza dei vari presidi di aprire nuovi posti letto nei tre ospedali dedicati alla cura dei pazienti affetti da SarsCov2. Per dare qualche numeri, Vizzolo Predabissi attualmente ospita 98 pazienti Covid, di cui 20 in terapia sub intensiva. A Melzo è stato necessario recuperare altri dieci posti letto in aggiunta ai 20 già allocati, ma già da oggi pomeriggio, martedì 10 novembre 2020, si sta valutando la possibilità di accogliere altri 10 malati portando il complessivo a 40. Quaranta come quelli ricoverati nei vari reparti dell'Uboldo di Cernusco sul Naviglio, anch'esso adibito a ospitare il doppio dei pazienti della scorsa settimana.
La nota positiva è che ci sono ancora margini per far fronte a una crescita dei ricoveri non e poco gravi.
Terapie intensive tranquille
Crescono i numeri anche nelle Terapie intensive, ma la situazione resta ancora gestibile senza sforzo. Tanto che si continua a mantenere la T.I del Santa Maria delle Stelle di Melzo Covid Free, un lusso impensabile la scorsa primavera. Passando ai numeri, Vizzolo ha attualmente 8 pazienti gravi (cui se ne aggiungono due girati da Melzo), mentre Cernusco sul Naviglio ha già toccato quota dieci.
Cassano arriva in soccorso
Per cercare di gestire ancora meglio il flusso di pazienti, torna in gioco l'ex ospedale di Cassano d'Adda. I reparti di Riabilitazione, infatti, saranno destinati ad accogliere 20 malati post acuti, ossia coloro che sono in fase di negativizzazione, ma che non possono essere ancora dimessi e rimandati a casa.
Pronto Soccorso in sofferenza
Dove si registrano le maggiori criticità sono i Pronto Soccorso. Dalla Direzione generale hanno subito precisato che la situazione non è paragonabile a quanto sta accadendo in altre aree della Lombardia: niente file di ambulanze in attesa e il personale è in grado di smistare i pazienti anche se i tempi di attesa si sono molto dilatati. Nel primo pomeriggio di ieri, lunedì - per intenderci - in uno dei Ps si è registrato il record negativo per il periodo di 2 codici rossi, 20 codici gialli e 20 codici verdi.
Personale a ranghi normali
Altro tema delicato la situazione del personale. Anche nell'Asst Melegnano Martesana medici, infermieri e operatori non sono stati esenti da pagare un certo "scotto" al virus. Attualmente, però, la situazione non appare critica. Questo in parte è dovuto ai tamponi cadenzati che sono stati fissati già negli scorso mesi, esami che hanno permesso di "fermare" in anticipo il personale contagiato evitando di creare potenziali focolai. Dalla Direzione, inoltre, hanno assicurato che la dotazione di Dispositivi di protezione individuale risponde perfettamente alle necessità delle strutture e lascia tranquille le Direzione sanitarie.