Dopo settant'anni al servizio dei poveri, chiude la San Vincenzo
Colpa del Covid. I volontari di Cernusco sul Naviglio costretti a rinunciare alla loro preziosa opera di aiuto.
Non è facile chiudere un'esperienza durata più di settant'anni. La conferenza di San Vincenzo di Cernusco sul Naviglio dovrà "abbassare la serranda". Colpa del Covid e dell'emergenza sanitaria.
Al servizio dei più poveri
La conferenza (così si chiamano le sezioni locali del gruppo) è nata nel Dopoguerra per dare una mano alle famiglie della città che avevano perso tutto. Negli anni Settanta e Ottanta l'emergenza era quella delle famiglie dei tossicodipendenti. Negli anni Novanta è stata la volta degli stranieri: un tempo erano gli albanesi e altri cittadini dall’Est Europa. Poi è toccato agli africani. Dopo la crisi del 2008 sono tornate le famiglie italiane, anche insospettabili.
Un po' come adesso con l'emergenza portata dal Covid. Il problema è che i volontari della San Vincenzo hanno quasi tutti un'età sopra i 70 e quindi sono i meno adatti a operare. Già a marzo avevano passato il testimone alla Caritas. Ora, prolungandosi l'emergenza, hanno dovuto prendere l'amara decisione di cessare il loro prezioso servizio.
Nella comunità postorale ci si sta già organizzando per continuare ad aiutare le famiglie che sino a oggi si sono appoggiate alla conferenza.
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