Da un anno e mezzo vive nelle Porcilaie Galbani: "Con la riqualificazione rischio di perdere la mia casa"
Dopo il divorzio e aver perso il lavoro si è trovato senza un tetto sopra la testa, così è stato costretto a vivere nei ruderi dell'ex azienda casearia di Melzo.
Da un anno e mezzo vive in un edificio diroccato all'interno del complesso delle Porcilaie dell'ex Galbani. Ora, però, ha paura di perdere anche quella che chiama "casa".
Vive nelle Porcilaie ex Galbani
F.N. ha 52 anni, è nato e cresciuto a Melzo sino a quando non si è sposato ed è andato ad abitare ad Agrate. Dalla sua partenza dalla cittadina natia sono successe tante cose e la vita lo ha messo davanti a sfide che lo hanno segnato. Un matrimonio andato male, la perdita del lavoro a seguito della chiusura dell'azienda di cui era dipendente, il ritorno nella casa dei genitori, sino alla situazione attuale: da un anno e mezzo, infatti, abita all'interno delle Porcilaie lungo la Sp13.
Un lavoro e un tetto sopra la testa
La sua situazione è nota ai Servizi sociali, ha tanti amici che cercano di dargli una mano, anche la Caritas lo aiuta con il cibo e i vestiti quando ne ha bisogno. Il 52enne è riuscito anche a trovare un lavoro nonostante sia difficile rimettersi in gioco alla sua età. Attualmente, infatti, ha un contratto da 300 euro al mese con un supermercato ottenuto grazie ad Afol Metropolitano. Ma non ha garanzie né risorse sufficienti per permettersi una situazione abitativa più adeguata e continua a vivere in una stanzetta senza acqua corrente né riscaldamento.
"Rischio di perdere la mia casa"
Come tante altre persone ha fatto la domanda per accedere a una casa popolare, un appartamento in cui potrebbe vivere in maniera dignitosa pagando un affitto più adeguato alle sue possibilità economiche. I Servizi sociali gli hanno detto di aspettare, di avere pazienza, ma adesso il rischio di restare senza un tetto sopra la testa è troppo alto. Infatti dopo una lunga attesa le aree ex Galbani potrebbero aver trovato un nuovo proprietario interessato al rilancio, un investitore che potrebbe far partire a breve i lavori di bonifica.
Quando arriveranno le ruspe io rischio di rimanere senza casa. So bene che non ho nessun diritto, ma non voglio finire in mezzo a una strada.
Una richiesta di aiuto
Non vuole la pietà, ma un aiuto per continuare a farcela con le sue forze poco alla volta. Un posto di lavoro sicuro che gli possa permettere di rivolgersi alle agenzie immobiliari forte di un contratto come garanzia, una casa a poco prezzo in cui dormire, una soluzione per continuare ad andare avanti. Anche se un sogno nel cassetto ce l'ha e non lo ha nascosto.
Per un anno e mezzo ho vissuto nelle Porcilaie tra mille difficoltà e oggi le sento un po' come se fossero casa mia. Sarebbe bello, un sogno, poter restare legato a questo luogo anche quando non esisteranno più, magari come custode delle future costruzioni.
Il servizio completo sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 06 marzo 2021.