Condannati gli autori della rapina in banca da 3 milioni a Cernusco sul Naviglio
Quattro condanne per gli autori del colpo dell'aprile 2022
Avevano messo a segno una rapina shock alla banca popolare di Sondrio di viale Assunta a Cernusco sul Naviglio che aveva fruttato un bottino da tre milioni di euro. Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza per quattro degli gli autori, dopo un processo con rito abbreviato.
Colpevoli condannati
Salvatore Battaglia, classe 1972, che era già detenuto a Bologna, è stato condannato a 6 anni e 4 mesi. Era accusato di essere l'esecutore materiale del colpo, insieme a Francesco Bono, per il quale è stata decisa la stessa pena, e a un altro soggetto che non è stato identificato.
Francesco Conigliaro, del 1970, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi. Era già detenuto nel carcere di Monza. Era accusato di essere stato quello che attendeva i complici in auto per organizzare la fuga dopo la rapina.
Quattro anni e 10 mesi per Barbara Tucci, cinquantunenne. Era accusata di avere fatto da "palo" durante il colpo, insieme a Denis Giovanni Narciso (ancora irreperibile) di avere pianificato il colpo nei giorni precedenti con sopralluoghi e riprese fotografiche.
La rapina: dipendenti sequestrati
Il colpo era avvenuto martedì 5 aprile 2022, poco prima delle 17 alla Banca popolare di Sondrio di viale Assunta. I banditi erano entrati dal retro dell'edificio dove c'è un magazzino sempre di proprietà dell'istituto di credito.
Avevano prima forzato una porta e successivamente praticato un buco nel muro per entrare durante la pausa pranzo. Incredibilmente nessuno si era reso conto di quanto stava accadendo.
Una volta all'interno della banca avevano sequestrato i quattro dipendenti presenti con delle fascette. Poi avevano aperto 49 cassette di sicurezza e le avevano svuotate. Infine erano fuggiti.
I dipendenti avevano potuto dare l'allarme quando erano riusciti a liberarsi.
Responsabili subito individuati
Poche ore dopo gli agenti del commissariato della Polizia di Stato Rho-Pero, che avevano individuato un appartamento a Mazzo di Rho sospettando che fosse utilizzato per il deposito di merce trafugata, avevano ottenuto il via libera dal magistrato per farvi irruzione.
In quel momento non c’era nessuno all’interno. Lì avevano trovato centinaia di migliaia di euro in contanti suddivisi in mazzette di vario taglio, innumerevoli oggetti in oro, preziosi di ogni genere, orologi di prestigio, lingotti e monete d'oro, per un valore approssimativo di tre milioni di euro.
Da una prima analisi il materiale risulta essere il provento della rapina commessa in viale Assunta. Poco dopo avevano arrestato Baerbara Tucci.